Dopo il successo della campagna vaccinale, la Gran Bretagna prosegue nella sua strenua battaglia contro il Coronavirus. L’ultima decisione del governo è drastica: da lunedì prossimo sarà illegale recarsi all’estero, se non per comprovate esigenze di lavoro, salute o emergenze familiari. I trasgressori rischiano una multa fino a 5 mila sterline. Il divieto resterà in vigore fino alla fine di giugno con pene severe per chi trasgredirà la legge.
Gran Bretagna chiude i confini nel timore di una terza ondata
La decisione nasce dal timore che una terza e recrudescente ondata si stia per abbattere sull’Europa, a causa delle pericolose varianti del virus, che rischiano di compromettere l’efficacia della campagna vaccinale in corso. Attualmente in Gran Bretagna più della metà delle popolazione adulta è stata vaccinata, con picchi di 800 mila somministrazioni al giorno, facendo crollare improvvisamente il tasso di mortalità e abbassando gradualmente la curva dei contagi. Dopo essere stati messi alla dura prova dalla variante inglese nei mesi scorsi, i britannici non vogliono più correre rischi e corrono ai ripari.
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Quarantena obbligatoria per chi arriva da Europa o Sud America
Non si esclude che tutta l’Europa possa essere classificata zona rossa, come già accade per i Paesi sudamericani e dell’Africa centro-meridionale. Per chi arriva da questi Paesi, è previsto un periodo di quarantena obbligatoria di 14 giorni, in un albergo designato, a proprie spese. Mentre chi proviene dall’Europa ora deve solo osservare 10 giorni di autoisolamento.
Ad ogni modo, pare che le misure per i viaggi all’estero saranno rinforzate a breve. Si attende per il 12 aprile un rapporto definitivo, anche se lo scenario ipotizzato per la prossima estate è quello di un sistema a semaforo: le vacanze verranno probabilmente autorizzate nei Paesi in verde, mentre scatteranno restrizioni per i Paesi in arancione o rosso.
Il tasso di mortalità è crollato in una settimana grazie ai vaccini
Grazie al ritmo sostenuto della campagna vaccinale, in Gran Bretagna i decessi sono crollati del 42% in una sola settimana. Il crollo delle vittime è impressionante alla luce del fatto che solo il 26 gennaio scorso furono registrate oltre 1600 vittime in un giorno. La discesa dei contagi è più lenta con una flessione del 4,7%, ma si tratta pur sempre di una importante inversione di tendenza.