L’accusa nei confronti di Boris Johnson, relativa al recente scandalo che ha coinvolto il conservatore Chris Pincher, portando l’ex deputato alle dimissioni per molestie.
Secondo lord Simon McDonald il governo britannico non starebbe dicendo la verità sul caso Chris Pincher. L’accusa anche al primo ministro Boris Johnson.
Non c’è rischio, almeno per il momento, di un voto di sfiducia per Boris Johnson. Questo scenario, che potrebbe verificarsi solo tra un anno stando alle attuali regole, è stato sfiorato già negli scorsi mesi. Il Premier ha infatti evitato la sfiducia del ruolo di leader del proprio partito per pochi voti, ma adesso gli oppositori interni starebbero premendo per una modifica alle regole.
Il primo ministro britannico è infatti stato investito da aspre polemiche, dopo il presunto coinvolgimento in alcuni scandali che hanno recentemente riguardato il partito conservatore.
Il caso Chris Pincher, ultimo dei Tory in ordine cronologico investito da uno scandalo a sfondo sessuale, ha gettato ulteriori ombre su BoJo. L’ex deputy chief whip è stato costretto alle dimissioni dopo aver palpeggiato due uomini in un gentleman club di Londra – tra cui un altro deputato. E la posizione di Johnson si aggrava, dopo le accuse di coinvolgimento.
Lord Simon McDonald infatti, ex segretario generale del Foreign Office, ha contestato i vertici di aver chiuso un occhio in passato su ulteriori comportamenti inadeguati di Pincher – risalenti al 2020.
Comportamenti emersi da un’investigazione interna, due anni fa, portata avanti dallo stesso McDonald sui comportamenti di Pincher. Inchiesta che non portò a nessun provvedimento disciplinare, ma che portò a delle semplici scuse – piuttosto che all’esonero – da parte dell’ex vice ministro.
Le accuse in sintesi, vorrebbero far emergere la consapevolezza dei vertici delle tendenze inappropriate e di molestatore di Pincher, anche durante il suo periodo di promozione. Da viceministro dell’Edilizia appunto a deputy chief whip.
McDonald dunque, ha accusato il primo ministro di essere a conoscenza dei precedenti comportamenti di Pincher, visto che dopo aver fatto rapporto al ministro degli Esteri, era stato quest’ultimo a informarlo.
Una dichiarazione già smentita da parte di Dominic Raab, in una recente intervista.
Che Boris Johnson sia o meno a conoscenza delle inadeguatezze di alcuni membri del suo partito, non è certo il primo scandalo dei Tory.
In ordine, una condanna a un deputato per violenza sessuale, le dimissioni di un altro deputato per aver guardato, durante le sedute parlamentare, materiale pornografico, e un arresto per stupro.
Adesso i laburisti tornano all’attacco, dopo il più recente scandalo che ha coinvolto come detto Chris Pincher. E torna a tremare anche Boris Johnson, stavolta accusato di essere a conoscenza già da tempo delle manie dell’ex deputy chief whip.
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