Uno sciopero che mette in agitazione una Nazione intera. In Gran Bretagna, gli infermieri incrociano le braccia mandando così in tilt il sistema sanitario. Tante le visite e le operazioni mediche rinviate o bloccate.
La protesta ha, al centro, un tema principale: quello dell’aumento di stipendio. Vediamo insieme cosa sta succedendo.
Nessuno mai si sarebbe aspettato un’adesione così massiccia allo sciopero. Decine di migliaia sono gli infermieri che in Gran Bretagna, Galles e Irlanda del Nord hanno deciso di incrociare le braccia e scioperare. Chiedono un aumento di stipendio che si adegui ai relativi aumenti del costo della vita che l’Europa intera, e non solo, stanno subendo in questi ultimi mesi.
Tantissimi coloro che vi hanno aderito portando così al tilt dell’intero sistema sanitario nazionale inglese. Uno sciopero che è previsto entro la fine dell’anno e coinvolgerà quasi tutti gli infermieri degli ospedali inglesi, stando anche a quanto riferito dalla stessa “BBC”. Operazioni programmate, visite di vario livello: tutte rimandate data proprio l’assenza degli infermieri, atti ad assistere a questi tipi di mansioni.
Nel caso in cui qualche operazione venga erogata in giorno di sciopero, risulterà come erogata e fatta in un giorno di festa. C’è però da chiarire un punto: la “Royal College of Nursing” fa sapere che i servizi essenziali e per la sopravvivenza di alcune categorie di ammalati non saranno sospesi, come ad esempio la chemioterapia, la dialisi, i servizi oncologici di emergenza, la terapia intensiva, sia essa per adulti, che neonatale.
Alla base dello sciopero indetto c’è una vera e propria accusa che la Royal College of Nursing manda diretta al segretario alla salute Steve Barclay. Quest’ultimo viene considerato come “belligerante” poiché ha rifiutato di sedersi ad un tavolo e discutere circa la questione delle retribuzioni degli infermieri stessi.
Dal canto suo, il segretario ha risposto prontamente che il Governo inglese “si sta attenendo alle raccomandazioni” dell’organismo che controlla le retribuzioni. Stando a quanto dice Barclay, gli infermieri dovrebbero avere un aumento di stipendio ed un adeguamento dello stesso di circa 1400 sterline.
Ma la Royal College of Nursing non ci sta ed ha chiesto un aumento dei salari del 5% al di sopra dell’inflazione, per adeguarli al nuovo costo della vita e permettere, quindi, agli stessi infermieri, una vita dignitosa. Il Governo, dal canto suo, non sembra tirarsi indietro e sembra, però, disposto a trattare per un aumento, invece, di portata ridotta da quanto chiesto dalla Royal College of Nursing.
Nonostante tutto e nonostante le varie trattative, questo il primo sciopero di portata nazionale votato come tale, in 106 anni di storia del sindacato inglese degli infermieri. Insieme a loro, anche altre diverse categorie professionali del Paese incrociano le braccia e, come loro, chiedono un aumento dello stipendio agli organi di Governo nazionale e lo fanno tramite i loro stessi sindacati di base.
Questa mobilitazione di massa così imponente avrà, di certo, notevoli ripercussioni sul nuovo Governo inglese a guida Sunak, che dovrà esser capace di mediare con le richieste che vengono da queste categorie.
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