Gratta e Vinci, sai quando si intasca il tabaccaio per ogni vendita? Ecco le cifre che nessuno si aspetterebbe mai. Incredibile.
Anche tu avrai tentato sicuramente più volte la fortuna acquistando dei Gratta e Vinci. Sai che si arricchisce anche il tabaccaio con la vendita al pubblico di questi biglietti sfida fortuna? Ecco quanto si intasca il rivenditore.
Tantissimi sono gli italiani che ogni giorno tentano la fortuna. C’è chi è desideroso di cambiare vita, chi prova ad acquistare un bigliettino sfida sorte solo per curiosità e chi invece per scaramanzia.
A prescindere dalle ragioni per cui uno decide di sfidare la dea della fortuna, quotidianamente, e lo dicono le statistiche, i tabaccai e i punti vendita autorizzati vendono al pubblico migliaia di Gratta e Vinci.
Ti sarai ritrovato sicuramente anche tu ad acquistare uno di questi bigliettini, magari perché quella giornata ti sentivi particolarmente fortunato. Ebbene, sappi che se anche tu non hai guadagnato nulla, c’è invece chi si è intascato qualcosa: il rivenditore.
Forse non ne sei al corrente, ma i tabaccai ricevono una percentuale per ogni biglietto o Gratta e Vinci venduto. Sai fino a quanto si intascano i rivenditori? Non ci crederesti mai.
Tantissimi sono i Gratta e Vinci in commercio. Ce ne sono di tutti i tipi e per tutte le tasche: quelli da €2, da €5, da €10 e da €20. Insomma, la scelta è davvero vastissima. Ovviamente, le possibilità di vittoria sono in percentuale piuttosto basse ma c’è comunque qualcuno che proprio grazie a questi bigliettini, riesce a cambiare completamente la propria vita.
Se è vero che alcune vincite dipendono dal numero seriale dei Gratta e Vinci e altre invece dalle serie in successione che vengono messe in vendita, la verità è che il più delle volte non si riesce a guadagnare nemmeno la giocata impostata.
La sfortuna riguarda però soltanto gli acquirenti ma non i rivenditori. Oggi ti sveliamo un segreto che forse nessuno mai ti aveva detto. Lo sapevi che i tabaccai ricevono una percentuale per i Gratta e Vinci che vengono venduti nel loro punto vendita? Ecco quanto riescono ad incassare.
Per meglio spiegare questo concetto, devi sapere che i Gratta e Vinci rientrano nella categoria dei cosiddetti prodotti di Monopolio e su di essi grava una tassa che prende il nome di aggio.
Con questa parola si fa riferimento alla percentuale che anche il venditore dei bigliettini sfida sorte riesce a ottenere dal prezzo di partenza dei bigliettini. In Italia, questa cifra ammonta al 10% IVA inclusa.
Togliendo l’IVA, significa che l’Agenzia delle dogane e dei Monopoli fa intascare ai tabaccai l’8% dalla vendita di ogni biglietto della sorte. Ovviamente, non possiamo avere un’idea precisa sul guadagno del rivenditore perché bisognerebbe considerare le vendite complessive realizzate in un’intera giornata sulla vendita dei Gratta e Vinci.
Considerando però che ogni giorno vengono venduti centinaia di migliaia di bigliettini e che ogni persona ne acquista almeno due, possiamo supporre che il guadagno dei rivenditori sia piuttosto alto. Senza considerare poi tutti gli altri servizi che un tabacchino può offrire e che consentono ovviamente di incrementare i suoi guadagni.
Se è vero che i tabaccai o gli autorizzati dai punti vendita a vendere Gratta e Vinci ricevono una percentuale sul totale dei biglietti sfida sorte venduti, è altrettanto vero che nel caso di vincita di un acquirente, il rivenditore non riceve nessuna percentuale dallo stato.
Forse è questa la ragione per cui i bigliettini vincenti sono sempre pochi rispetto invece ai soldi spesi per acquistarli? A prescindere da questo, agli italiani poco importa. Ogni giorno tentano la fortuna sperando di cambiare vita da un momento all’altro.
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