Muoiono tre persone, coinvolte in un gravissimo incidente stradale. C’è un colpevole: una donna piantonata in ospedale.
Le tre persone coinvolte nell’incidente stradale di Cervia sono due donne è un uomo. Le vittime sono un uomo di trentanove anni residente a Forlì, una sessantaduenne di Gambettola (Cesena) e un’altra donna di 52 anni, di Ravenna.
L’incidente mortale porta via tre vite, cos’è successo?
È all’incirca l’una di notte del 6 agosto a Pinarella, una frazione di Cervia, sul litorale Ravennate. Una Mercedes di grossa cilindrata si schianta violentemente su una Fiat Panda e uno scooter guidato da un trentanovenne di Forlì. Secondo le prime ricostruzioni, dopo il violento impatto, la Fiat Panda si sarebbe ribaltata, causando la morte delle due donne che viaggiavano insieme nella vettura.
La dinamica dell’incidente, analizzata dalla polizia stradale, lascia aperti dei dubbi da chiarire. Dai primi rilievi della polizia locale di Cervia, sembrerebbe sia stato un salto di corsia, per ragioni non ancora note, a provocare l’urto tra i mezzi coinvolti. A causare lo scontro, una ventiquattrenne della provincia di Brescia alla guida di un Mercedes A180. L’arrivo dei vigili del fuoco e dei sanitari del 118 non è stato sufficiente per poter salvare le vite, a causa delle gravi ferite riportate, delle tre vittime mortali.
Lo schianto, tutta colpa dell’alcohol
Al volante della Mercedes A180, una ragazza di ventiquattro anni, accompagna da un’altra donna, una sua amica di 25 anni. La donna alla guida della Mercedes è stata arrestata. Il suo tasso alcolemico rilevato dalla polizia subito dopo l’incidente, è risultato il doppio rispetto a quello consentito dalla legge per poter guidare. Per lei è scattato l’arresto su disposizione del pm Cristina D’Aniello, con l’accusa di “omicidio plurimo stradale e lesioni aggravate dalla guida in stato di ebbrezza”. Dovrà spiegare le ragioni che l’hanno spinta a mettersi alla guida con un livello di concentrazione di alcol nel sangue, due volte superiore al consentito.
La ragazza è attualmente piantonata dalla polizia nella stanza dell’ospedale di Cesena, dove è stata ricoverata per le ferite riportate nello scontro. Lei e l’amica presentano lesioni importanti ma non sono in pericolo di vita.
Non c’è stato nulla da fare, invece, per le due donne della Fiat Panda, morte praticamente sul colpo, e per l’uomo alla guida dello scooter che viaggiava dietro l’auto delle due donne uccise dall’incidente. Una terza donna, presente nei sedili posteriori della Panda, è rimasta ferita con una prognosi di 90 giorni.