Una tragedia che poteva essere sicuramente evitata e la sua giovane vita sarebbe stata salvata e risparmiata. Ma così non è stato e, per un selfie, in Grecia è morto decapitato un giovane di soli 21 anni.
È stato colpito dalla pala di un elicottero. Ma la situazione si è presentata più grave del previsto.
Una vacanza tanto desiderata e sperata. Quel viaggio dall’Inghilterra (suo paese d’origine) verso la Grecia per trascorrere qualche giorno di relax. Ma si può perdere al vita per un semplice selfie? Purtroppo sì e la vicenda che stiamo per raccontarvi è quella accaduta ad un ragazzo di soli 21 anni che, proprio ad Atene ha trovato la morte.
Si chiamava Jack Fenton ed è morto decapitato dalla pala dell’elicottero dal quale era sceso, dopo il viaggio da Mykonos verso Atene. All’inizio, la ricostruzione dell’accaduto non è stata né facile né semplice. L’elicottero dove il ragazzo viaggiava, insieme al fratello e ad alcuni amici, era atterrato a Sparta lunedì pomeriggio.
Il ragazzo ha aperto il portello per uscire e potersi scattare un selfie, senza accorgersi che le pale dell’elicottero erano ancora in funzione. È stato afferrato dalle pale stesse e decapitato, morendo così sul colpo.
La Polizia, immediatamente arrivata sul posto insieme al personale sanitario, non ha potuto far altro che constatare la morte del giovane. Come dichiarato al quotidiano “Times”, il giovane britannico è stato colpito dal piccolo rotore posteriore dell’elicottero direttamente in testa, morendo all’istante.
Sono in corso le indagini per capire l’esatta dinamica di cosa sia accaduto e cercare, anche, di dare un colpevole di questa morte atroce. Potrebbe essere accusato di omicidio il pilota dell’elicottero che ha permesso al ragazzo di scendere dal velivolo senza avvertirlo che le pale erano ancora in funzione.
La locale polizia, infatti, sta concentrando le sue indagini proprio sulla possibile negligenza e sul fatto di non aver avvertito i passeggeri del possibile pericolo di aprire il portello, da parte del piloto, prima che l’elicottero stesso fosse totalmente spento e non in funzione.
Sono responsabili dell’accaduto anche due tecnici del personale di terra, anche loro accusati di non aver fermato il giovane nello scendere dal velivolo quando questi era ancora in funzione.
I genitori del giovane, anche loro in vacanza in Grecia, erano in un altro velivolo, ma non sapevano nulla di cosa fosse accaduto al mezzo dove viaggiava il loro figlio. Tanto che, il pilota del loro elicottero, saputo dell’accaduto, è stato costretto a dirottare il mezzo verso Atene e non a Sparta, dove c’era l’altro elicottero.
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