Dopo tanti mesi di chiusura, l’Italia si prepara a riaprire i confini ai turisti grazie a un green pass, simile a quello introdotto con l’ultimo decreto legge, che entrerà in vigore dal 15 maggio. Dopo aver ripristinato le zone gialle e consentito l’apertura di cinema, teatri, musei e ristoranti all’aperto, il governo prosegue nel suo programma di riaperture graduali, consapevole che il turismo rappresenta una risorsa fondamentale per l’economia del paese, provata dalle chiusure dell’ultimo anno.
A metà giugno dovrebbe entrare in vigore anche un pass europeo con l’obiettivo di garantire libertà circolazione ai turisti che siano già stati vaccinati. In attesa del pass europeo, l’Italia apre ai turisti già da metà maggio, con regole chiare e semplici per garantire la massima sicurezza.
Ma come funziona esattamente il green pass? Si tratta di una certificazione, che prova l’avvenuta vaccinazione, con entrambe le dosi e solo con i vaccini autorizzati dall’Ema, il certificato di guarigione o un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.
A partire dal 15 maggio, entra in vigore in green pass, prima in forma cartacea, poi in versione digitale sulla piattaforma tecnologica europea, che verrà testata per la prima volta il 10 maggio. A breve ci sarà un incontro tra i Ministri della Salute dei vari Paesi per accordarsi in merito a modalità e durata delle certificazioni verdi.
In seguito alla riapertura dei confini, alcune regole dovranno essere riviste. La prima è l’ordinanza che definisce l’ingresso in Italia per chi proviene dall’estero e che scade il 15 maggio. Attualmente è previsto un tampone in entrata, quarantena di 5 giorni e un nuovo tampone per chi proviene dall’Unione europea e dalla Gran Bretagna.
Mentre per gli arrivi dal resto del mondo, la durata della quarantena è di 14 giorni, eccezion fatta per i Paesi ai quali è vietato l’ingresso in Italia. Il nuovo provvedimento escluderò la quarantena per chi proviene dall’Ue, dagli Stati Uniti e da Israele, dove le vaccinazioni sono molto avanti. Resteranno le limitazioni per i Paesi inseriti nella list nera, dove i contagi sono ancora elevati.
Un’altra novità in arrivo riguarderà probabilmente il coprifuoco, ora fissato alle 22, che potrebbe essere spostato alle 23 oppure annullato. “C’è l’intenzione di rivedere le misure sulla base dell’andamento dei contagi e sono ragionevolmente fiducioso che la misura in tempi brevi possa essere rivista favorevolmente“, dice il ministro del Turismo Massimo Garavaglia.
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