Nella giornata di ieri, 1 settembre, sono entrate in vigore le nuove regole per il Green Pass sui mezzi di trasporto e nella scuola. I movimenti no-Vax e no-Green Pass avevano promesso grandi manifestazioni e il tentativo di bloccare il traffico ferroviario. Niente di tutto ciò è però effettivamente accaduto. Le manifestazioni organizzate sui social sono state un fiasco totale, con pochissimi presenti in tutte le stazioni italiane.
Nel frattempo, però, in commissione alla Camera la Lega ha votato a favore di un emendamento per abolire il Green Pass. L’emendamento non è passato, ma la scelta non è piaciuta al resto della maggioranza, guidata da PD e M5S, che ha attaccato duramente la Lega.
L’allerta era altissima, il Governo aveva predisposto oltre 50 punti di controllo delle forze dell’ordine nelle stazioni per evitare problemi, ma le manifestazioni No-Pass sono state un flop. Pochissime le persone effettivamente accorse nelle stazioni per protestare, addirittura nessuna in alcune città. A Napoli si sono presentati soltanto in due, tra cui Raffaele Bruno, segretario del Movimento idea sociale.
In altre città i manifestanti hanno raggiunto al massimo le poche decine di unità e, in alcuni casi come a Milano, erano più i giornalisti e i curiosi presenti che i manifestanti No-Pass. A Torino un uomo è stato fermato dalla polizia per essersi rifiutato di mostrare i documenti e aver scalciato contro le forze dell’ordine, ma per il resto la giornata è proseguita in modo pacifico.
Sui gruppi Telegram di riferimento per i No-Vax la delusione è stata cocente e ha fornito la conferma che il movimento è per lo più virtuale e poco reale. La ministra Lamorgese ha ringraziato le forze di polizia per l’impegno messo nel presidiare le stazioni.
Mentre nel Paese le manifestazioni No-Pass andavano quasi deserte, la Lega ha innescato pesanti tensioni all’interno della maggioranza di Governo. Il partito di Salvini ha votato, in Commissione Affari sociali della Camera, diversi emendamenti, all’ultimo dl Covid, che bocciano il Green Pass. La Lega si è dunque unita al voto di FdI, forza di opposizione, mentre FI ha votato con la maggioranza. Gli emendamenti non sono passati, ma il voto della Lega, guidata in Commissione da Claudio Borghi, è bastato per aprire un duro scontro all’interno delle forze di maggioranza.
Il segretario del PD, Enrico Letta, è stato tra i più duri nei confronti della Lega reputandola di fatto fuori dalla maggioranza. Anche altri esponenti del PD e del M5S hanno dichiarato il proprio disappunto facendo notare le contraddizioni della Lega che ha prima votato a favore dell’introduzione del Green Pass, per poi osteggiarlo in Commissione.
Dal canto suo Claudio Borghi si difende asserendo che gli emendamenti presentati e votati dalla Lega sono “migliorativi” e non contrari al Green Pass. Matteo Salvini non si è tirato indietro e ha dichiarato che “se lo Stato impone il green pass, deve garantire tamponi gratuiti”.
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