Obbligatorio il green pass per accedere a ristoranti e locali pubblici, ma i gestori non dovranno richiedere il documento d’identità. I controlli sull’autenticità e validità del certificato verde spetteranno alle forze dell’ordine e autorità competenti. La precisazione chiarisce così i dubbi di titolari e gestori, ai quali l’app per scansionare il green pass richiede di “confrontare i dati anagrafici sotto riportati con quelli di un valido documento di identità“. Una richiesta che ha immediatamente suscitato la reazione contrario dei ristoratori: “Non siamo poliziotti“.
Dal 6 agosto, il green pass è obbligatorio per accedere a tutti quei luoghi a rischio assembramenti: bar e ristoranti al chiuso, cinema, teatri, mostre, musei, palestre e piscine, stadi, centri termali e così via.
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Per ottenere il Green Pass, deve verificarsi almeno una delle seguenti condizioni: bisogna aver fatto almeno una dose di vaccino nei precedenti nove mesi, oppure essere guariti dal Covid da non più di sei mesi, oppure essersi sottoposti a tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti.
Chi dispone dei requisiti per ottenere la certificazione, ma ha smarrito o non ricevuto l’sms o l’email, può recuperare il codice in autonomia. Per farlo, è sufficiente accedere alla nuova applicazione attiva sul sito www.dgc.gov.it inserendo il codice fiscale, le ultime 8 cifre della tessera sanitaria e la data dell’evento, quindi la data dell’ultima vaccinazione o del prelievo del tampone, oppure la data del primo tampone molecolare positivo. Una volta ottenuto l’authcode, si potrà scaricare la certificazione verde sempre dal sito www.dgc.gov.it con la tessera sanitaria o attraverso l’app Immuni.
All’ingresso di ristoranti e locali pubblici, si dovrà consegnare il green pass, ma titolari e gestori non dovranno né potranno chiedere i documenti d’identità. Spetterà alle forze dell’ordine accertare che certificato sia stato presentato dal titolare effettivo. Il cittadino che accede a un locale pubblico senza certificazione rischia una multa da 400 a 1000 euro. Mentre se presenta un green pass contraffatto può essere denunciato per falso. Il gestore che fa entrare un cliente senza green pass rischia, oltre alla multa, una sanzione amministrativa della chiusura da 1 a 10 giorni.
L’obbligo di green pass sarà esteso dal 1 settembre anche agli insegnanti, al personale Ata delle scuole, ai professori, al personale degli atenei e agli studenti. La certificazione verde diventa obbligatoria anche per salire su aerei, navi, traghetti, treni Intercity e ad alta velocità, autobus a lunga percorrenza.
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