Grillo J: la madre della ragazza che denunciò lo stupro rivela che la figlia non è stata più la stessa dopo la presunta violenza sessuale.
La madre della ragazza che denunciò Ciro Grillo, figlio del noto comico Beppe e altri quattro suoi amici per violenza sessuale, presumibilmente avvenuta all’interno del residence di Grillo Jr nell’estate 2019, ha parlato con il procuratore Gregorio Capasso a porte chiuse. La donna ha rivelato il brusco cambiamento subito dalla figlia dopo l’esperienza vissuta quattro anni fa. L’avvocato della famiglia, Dario Romano, ha detto che si tratta di una testimonianza autentica, che permetterà di ricostruire i fatti. A difendere la giovane, c’è anche l’avvocato Giulia Bongiorno.
Grillo Jr, parla la madre della ragazza che denunciò lo stupro
Sentita dal procuratore Gregorio Capasso, la madre della ragazza che denunciò lo stupro presunto, avvenuto nella residenza di Ciro Grillo, figlio di Beppe Grillo, il quale sarebbe coinvolto nel caso di violenza, insieme ad altri tre amici.
Come spiega la madre della giovane, da quell’episodio la figlia non è stata più la stessa, parlando di “un corpo che camminava“. Così si era ridotta la ragazza dopo i fatti che si svolsero in un giorno d’estate del 2019.
La donna, dunque, ha affrontato, con dolore, tutte le tappe che si sono susseguite dal presunto stupro, denunciato dalla figlia, fino ad oggi. La ragazza, al momento, vive all’estero.
Le conseguenze di quell’episodio nella ragazza
In un vortice di emozioni e commozione, la madre della ragazza ha parlato del comportamento che la figlia attuò subito dopo lo stupro denunciato alle autorità, riferendo che la figlia era “stufa di sentire il mio respiro“.
Inoltre, da quel giorno, secondo quanto raccontato dalla madre, la ragazza non riuscirebbe più a dormire con la luce spenta. Non solo: la ragazza, inoltre, soffrirebbe di disturbi alimentari, che hanno raggiunto livelli più elevati dopo la presunta violenza sessuale.
Sono stati, inoltre, letti i messaggi di testo che la madre e la figlia si sono scambiate dopo l’accaduto, precisamente quelli che si sono inviate il giorno 17 luglio 2019 e i primi di agosto dello stetsso anno.
L’avvocato Dario Romano che, insieme a Giulia Bongiorno, difende la giovane, afferma che quella fornita dalla donna si tratta di una “testimonianza autentica”, priva di incertezza, nonostante la sofferenza che sente. Parole che saranno rilevanti, secondo il legale, “per la ricostruzione dei fatti”.