Grosseto, spara a un ladro ferendolo: fermato per tentato omicidio

Spara a un ladro, arrestato

Bruno Poeti, un uomo di 62 anni, quando si è accorto che un gruppo di malviventi stava violando la sua proprietà, ha esploso cinque colpi di pistola, ferendo un ragazzo alla schiena. Ora è accusato di tentato omicidio.

Il fatto è accaduto nella campagna intorno a Grosseto: il signor Poeti, ex agente, non appena ha visto che i ladri stavano entrando nel suo terreno, non ha perso nemmeno un minuto, ha impugnato la sua pistola calibro 7.65 e ha sferrato 5 colpi, prendendo nella parte bassa della schiena un trentottenne.

Ora l’uomo si trova in stato di fermo con l’accusa di tentato omicidio: è stato già interrogato per diverse ore dagli agenti della squadra mobile.

Provvedimenti sono stati presi anche per tutti e 4 i malviventi di origine rumena, compreso il ferito, Ion Nicolai Farcas, già noto alle Forze dell’Ordine, che è stato abbandonato sanguinante fuori dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Grosseto, dagli altri suoi complici.

Il personale medico l’ha subito ricoverato: il proiettile pare abbia attraversato l’addome e poi sia fuoriuscito, provocando la perforazione dell’intestino.

E’ stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, ma ora le sue condizioni cliniche stanno migliorando. Non è in pericolo di vita, tuttavia la prognosi rimane riservata.

Secondo le prime ricostruzioni, i 4 malviventi avrebbero dapprima rubato un’auto, poi si sarebbero recati nelle vicinanze della proprietà di Bruno Poeti, con l’intenzione di saccheggiarla. Fortunatamente sono stati fermati.

L’indagine della squadra mobile di Grosseto, coordinata dal pm Giuseppe Coniglio, avrà l’onere di stabilire se il colpo inflitto a Farcas, sia stato sferrato mentre era girato di schiena, oppure no. Contemporaneamente si indaga sui vari reati commessi dalla banda di romeni, che da tempo assediava la campagna grossetana.

Nel frattempo il web ha espresso grande solidarietà all’ex agente, qualcuno addirittura ha avanzato una proposta shock:

‘Bravo Bruno Poeti facciamolo sindaco’.

Non è certo la prima volta che un cittadino si difende in extremis, sparando qualche colpo contro un ladro: è un vero e proprio problema sociale. Di recente il ‘famoso’ tabaccaio padovano che aveva ucciso il ladro che stava entrando nel suo negozio, ora è stato condannato a risarcire la famiglia della vittima con l’esorbitante somma di 325mila euro.

In sua difesa è persino intervenuto il Monsignor Adriano Tessarollo, vescovo di Chioggia, che ha attaccato con parole dure il giudice che ha emesso la sentenza. Ha poi aggiunto con un pizzico di ironia: ‘Un Risarcimento di 1.000 euro per 27 anni, un bel vitalizio’.

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