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Gruppo Wagner, l’esecuzione del traditore russo e la reazione di Prigozhin

Il gruppo Wagner, esercito privato assoldato da Putin, ha mostrato un’esecuzione in diretta e il traditore russo è stato ucciso a martellate di fronte alla telecamera. Il gruppo di militari russi fa parte di un’organizzazione gestita da Prigozhin, uomo di fiducia di Putin. 

Prigozhin, fondatore del Gruppo Wagner – Nanopress.it

La brutale esecuzione è stata attuata da una squadra degli uomini della Wagner che hanno mostrato l’omicidio del traditore. La modalità è sanguinosa e viene utilizzata una mazza per colpirlo alla testa. Si tratta di un ex componente della stessa brigata Wagner che aveva deciso di lottare al fianco dell’esercito ucraino.

Gruppo Wagner, Prigozhin e il legame con Putin

La brigata Wagner è stata assoldata dal presidente russo quando è scoppiata la guerra in Ucraina a febbraio. Si tratta di un gruppo di mercenari, ex soldati dell’esercito, che affiancano le truppe russe nel conflitto. Il rapporto tra il fondatore della milizia privata Prigozhin e Putin è profondo e si tratta di uno degli uomini a lui più vicini.

Prigozhin, anche chiamato giornalisticamente il Cuoco di Putin, possiede anche una società di catering che si occupa del Cremlino. Un legame che li lega in diversi ambiti e una linea di pensiero condivisa anche sul lato militare.

La brigata Wagner è nota per la sua crudeltà e per i mezzi decisamente poco ortodossi che utilizza in battaglia. Il leader russo utilizza i militari di Prigozhin anche in altre zone e se ne serve da molto tempo. Soldati che non accettano il tradimento e lo puniscono con estrema violenza e questo è ciò che è capitato al traditore che è stato giustiziato in diretta.

L’esecuzione in diretta della brigata Wagner e le parole di Prigozhin

Tramite il canale Telegram della brigata Wagner è stata condivisa la brutale esecuzione del prigioniero poi scoperto traditore della sua stessa unità.

L’uomo giustiziato a martellate si chiamava Evgeny Nuzhi e faceva parte della stessa brigata Wagner. È stato catturato mesi fa dalle forze ucraine e ha espresso il desiderio di combattere al fianco dell’esercito ucraino contro Putin.

Non è chiara la modalità di come sia finito nuovamente nelle mani della squadra di mercenari di Prigozhin ma è ciò che è capitato. La notizia riportata dal portale Nexta ha fatto il giro del web e il video è diventato di dominio pubblico. Un chiaro avvertimento per i disertori e traditori che mostra il 55enne con la testa legata con nastro adesivo ad una grossa pietra poi colpito a morte con una mazza.

Le immagini dell’esecuzione hanno inorridito il web e la violenza mostrata dalla brigata Wagner sta sollevando un’importante discussione. L’Unione Europea ha accusato il gruppo anche di violazione dei diritti umani a causa delle brutali pratiche impiegate.

Prigozhin però incita i suoi militari a proseguire la lotta e sostiene pienamente le sue truppe. Ha rilasciato una dichiarazione in merito al video dell’esecuzione del traditore russo che mette in evidenza la sua posizione. Il Cuoco di Putin ha affermato: “Per quanto riguarda colui che è stato ucciso con un martello, questo spettacolo mostra che non ha trovato la felicità in Ucraina, ha incontrato persone scortesi ma giuste”, e ha poi concluso:Penso il titolo di questo video sia ‘Il cane merita la morte del cane”.

Il soldato giustiziato dal gruppo Wagner Evgeny Nuzhin – Nanopress.it

Ora si attende la reazione dell’Ue dato che ha già sanzionato il gruppo Wagner e posto limitazioni ben chiare senza però riuscire ad arginare le azioni dei mercenari. Gli stessi soldati sono impiegati da Mosca in Africa negli insediamenti che ha realizzato per cercare materie prime e oro.

Una questione molto delicata che era già stata resa nota dai racconti emersi dalle autorità ucraine che hanno esaminato i soprusi commessi dalla brigata Wagner.

 

 

Letizia De Rosa

Mi chiamo Letizia De Rosa, ho 35 anni e per molto tempo ho lavorato nell'ambito della mediazione finanziaria e immobiliare. Amo la natura e il suo potere rigenerante. Sono curiosa e ho, da sempre, fame di conoscenza e proprio per questo approfondisco minuziosamente ogni argomento negli ambiti più disparati. Imparare e conoscere è un punto focale della mia vita e ho sfruttato, così, un momento di difficoltà personale per dare finalmente un ruolo concerto alla mia più grande passione ovvero la scrittura, creando un connubio perfetto tra la penna e tematiche che mi appassionano come la geopolitica e i rapporti internazionali e diplomatici. Questo mi ha permesso, con grande orgoglio e dopo aver acquisito anni di esperienza, di occuparmi su Nanopress.it proprio di ciò che amo di più ovvero di news e dinamiche estere, comprese le relazioni tra Stati.

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