L’Iran gioca un ruolo cruciale nel conflitto, agendo attraverso Hezbollah e altre fazioni per minacciare la stabilità nella regione e sfidare Israele.
Intanto, l’esercito israeliano ha annunciato che un centinaio di aerei dell’aeronautica militare hanno distrutto migliaia di lanciarazzi di Hezbollah.
Scambio di missili tra Israele ed Hezbollah
La situazione al confine tra Libano, Israele e Gaza è estremamente tesa. Gli Hezbollah libanesi hanno lanciato una rappresaglia su Israele in risposta all’uccisione del comandante militare Fuad Shkr a Beirut. Decine di razzi e droni esplosivi sono stati sparati contro Israele, colpendo 11 obiettivi militari a Tel Aviv. In risposta, il ministro della Difesa israeliano ha dichiarato lo stato d’emergenza e ordinato bombardamenti su centinaia di obiettivi libanesi.
Filmati mostrano gli attacchi aerei nel Libano meridionale, con oltre 100 jet da combattimento che hanno preso di mira lanciarazzi degli Hezbollah. I voli da e per Tel Aviv sono stati colpiti, e la popolazione è stata esortata a lasciare le aree in cui opera Hezbollah. Il presidente israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato il gabinetto di guerra, mentre Washington ribadisce il suo impegno in difesa di Israele. La situazione richiede grande attenzione e sforzi diplomatici per prevenire ulteriori escalation.
Le origini del conflitto
Il conflitto arabo-israeliano nel Medio Oriente ha radici storiche complesse. Nel 1948, Israele fu proclamato come stato indipendente, ma ciò portò a tensioni con gli stati arabi circostanti che non riconoscevano la sua esistenza. La Palestina, sotto il dominio turco-ottomano, era considerata sia dai movimenti sionisti (per il popolo ebraico) che dai nazionalisti palestinesi (per gli arabi palestinesi) come territorio di appartenenza.
Dal 1948 al 1973, ci furono diverse guerre arabo-israeliane, tra cui la guerra del 1948, la guerra di Suez del 1956, la guerra dei sei giorni del 1967 e la guerra del Kippur del 1973. Nonostante le tensioni, Israele ha firmato accordi di pace con l’Egitto nel 1979 e con la Giordania nel 1994. Tuttavia, il conflitto israelo-palestinese continua, con guerre, intifade e scontri tra Israele e organizzazioni palestinesi come l’OLP e Hamas. L’instabilità geopolitica e storica del Medio Oriente contribuisce alla persistenza dei conflitti in questa regione.
L’Iran gioca un ruolo significativo nel conflitto tra Israele e Hezbollah. La rivalità tra la Repubblica Islamica e lo Stato ebraico risale alla rivoluzione iraniana del 1979, quando l’ayatollah Khomeini rovesciò il regime autoritario dello scià Mohammad Reza Pahlavi. Questo evento segnò l’inizio di una tensione duratura tra i due Paesi. L’Iran sostiene e finanzia Hezbollah, un gruppo militante sciita libanese. Hezbollah agisce come un proxy dell’Iran in conflitti regionali. Controlla il sud del Libano e ha come obiettivo primario l’eliminazione dello stato di Israele.
L’Iran ha coltivato con cura fazioni armate in tutto il Medio Oriente, tra cui Hezbollah in Libano, milizie sciite in Iraq e Siria e i ribelli Houthi nello Yemen. Questi gruppi formano una sorta di “anello di fuoco” attorno a Israele e l’Arabia Saudita. L’obiettivo dell’Iran è destabilizzare la regione e minacciare Israele. In risposta alle minacce iraniane di distruggere l'”entità sionista” e alla negazione dell’Olocausto, Israele ha condotto una campagna segreta contro l’Iran e i suoi proxy. Questa campagna include sabotaggi, attacchi a strutture nucleari e militari in Iran, assassinii di scienziati atomici e funzionari militari iraniani. Tuttavia, Israele ha sottovalutato l’Iran in passato.
Nel clima di tensione delle ultime ore, gli Stati Uniti hanno confermato il loro sostegno a Israele.