Guerra+in+Siria%3A+Pimpa%2C+il+clown+italiano+che+fa+sorridere+i+bambini+di+Aleppo
nanopressit
/articolo/guerra-in-siria-pimpa-il-clown-italiano-che-fa-sorridere-i-bambini-di-aleppo/89918/amp/
Categories: Mondo

Guerra in Siria: Pimpa, il clown italiano che fa sorridere i bambini di Aleppo


Ogni tanto anche la guerra in Siria riserva delle notizie liete, grazie ai volontari come Pimpa, il clown italiano che fa sorridere i bambini di Aleppo. Si chiama Marco Rodari, viene dalla provincia di Varese, e questi giorni è tornato in Italia dopo aver passato un lungo periodo nella città simbolo della guerra civile che da anni sta martoriando la Siria: Aleppo.
Il clown Pimpa racconta la sua esperienza al Fatto Quotidiano. Da anni si reca spesso nei posti in guerra, insieme ai sacerdoti del Verbo Incarnato con cui collabora da dieci anni. È stato anche a Gaza, Baghdad, prima di Damasco e Aleppo: «Siamo saliti su un piccolo bus e abbiamo attraversato tutta la Siria. Il viaggio è durato 16 ore, prima della guerra ne bastavano quattro, a causa dei numerosissimi posti di blocco. Ma questo tempo mi ha dato l’opportunità di vedere che i segni della guerra erano ovunque: palazzi crivellati, città fantasma. La mia è una grande responsabilità: sono uno dei pochi clown che riesce ad andare in questi luoghi».

E poi ci sono loro, i bambini siriani. Piccoli nati e cresciuti nell’orrore, in mezzo a colpi di mitra, sangue e distruzione, che non sanno nemmeno cosa sia un pollo: «I bambini non sapevano cosa fosse il pollo, né come si mangiasse. È una cosa che non ho mai visto». Quello che il clown Marco Rodari ha visto sono invece i classici disegni dei bimbi cresciuti in guerra: «Nelle zone di guerra i bambini disegnano carri armati, bombe e missili. Ma quando entrano in contatto con il clown solitamente tornano a disegnare sul foglio bianco cuoricini o magari anche un fiore».

Pimpa racconta che le emozioni più forti le ha vissute negli ospedali: «Bambini feriti e traumatizzati che non parlavano con i medici hanno cominciato a parlare con me. Io non so che cacchio ho fatto…». Come conquistare i bambini in Siria? «Cominciavo facendo la cosa più semplice: raccoglievo un sassolino, lo facevo sparire e riapparire. Così, le macerie spariscono, insieme alla guerra. La mia valigia di cartone con gli oggetti magici si trasforma in qualcosa di straordinario per loro: i bambini in queste situazioni solitamente non hanno mai visto la magia».

Francesco Minardi

Francesco Minardi è stata collaboratore di Nanopress dal 2016 al 2018, occupandosi principalmente di cronaca e politica interna ed estera,

Recent Posts

Tariffe luce e gas: qualche consiglio per la scelta

Oggi, qualora si debbano scegliere i fornitori di luce e gas, si hanno diverse possibilità…

3 giorni ago

La classifica delle città italiane in cui è più facile trovare lavoro

Uno dei tanti problemi che caratterizzano la penisola italiana è proprio la questione lavorativa. L'Italia,…

2 settimane ago

I migliori software HR nel settore della Ristorazione e Hospitality

Nel settore della ristorazione e hospitality, la gestione delle risorse umane rappresenta una sfida complessa…

3 settimane ago

Meteo, l’Italia divisa in tre tra caldo afoso e temporali

Durante questa settimana le previsioni meteo relative alla penisola riportano un contesto di ampia instabilità,…

1 mese ago

Ballando con le Stelle, il “regalo” di Milly Carlucci agli spettatori: cosa sta per accadere

Ballando con le Stelle, il "regalo" di Milly Carlucci agli spettatori: cosa sta per accadere…

1 mese ago

Arrestata in Pakistan la mamma di Saman Abbas

Nazia Shaheen, 51 anni, lo scorso dicembre è stata condannata all'ergastolo, dalla Corte di assise…

1 mese ago