È il giorno 323 della guerra in Ucraina e la cronaca di oggi parla di nuovi attacchi russi ed esplosioni nella capitale, Kiev.
Almeno tre in particolari sono state udite in città e le autorità locali hanno riferito di un attacco missilistico dei russi ad alcune infrastrutture. Vediamo il bollettino di guerra in tempo reale.
Sono passati 322 giorni dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina e l’avanzata continua in maniera violenta, distruggendo tutto ciò che incontra e deteriorando i rapporti con il Cremlino e i Paesi che invece offrono solidarietà all’Ucraina e aiuti di diverso tipo.
L’ultimo “successo” dei militari russi è la conquista della città di Soledar, che però l’Ucraina ha smentito, precisando che i combattimenti nel centro abitato in Donetsk, uno dei territori di guerra più contesi, continuano.
Si fa sentire costante intanto l’appoggio di Paesi come l’Italia, rappresentato dal ministro Adolfo Urso che ieri ha incontrato Zelensky per confermare l’impegno nel sostenere l’Ucraina durante il conflitto, soprattutto con uno sguardo verso la ricostruzione e collaborazioni future ma anche attualmente, sotto il punto di vista economico.
Anche Meloni ha confermato che l’Italia farà la sua parte per giungere a una soluzione e si appresta a incontrare il presidente ucraino.
Allo stesso modo anche dall’America fanno sentire la propria voce, dichiarando che un’eventuale caduta di Soledar e di un altro territorio preso di mira in queste ore, Bakhmut, non comporterebbe lo sto delle forze armate di Kiev, che tenteranno comunque di riconquistare i territori presi.
Oltre le belle parole però ci sono i fatti e quelli osservati da Zelensky quando volge lo sguardo alla sua Ucraina, parlano di morte e distruzione. Nel suo consueto messaggio serale di ieri infatti ha ringraziato le truppe ucraine che stanno difendendo il Donetsk, infliggendo perdite significative ai russi.
Per intensificare la risposta all’invasione, 200 soldati sono giunti ieri sera in Spagna per partecipare a un addestramento per migliorare l’uso delle armi e le tecniche militari da mettere in atto in campo. Si tratta per la maggior parte di civili entrati nell’esercito senza esperienza militare precedente e tornando al tema delle collaborazioni, già in passato la Spagna ha addestrato alcuni soldati ucraini.
Tornando alla giornata odierna, anche questa è segnata da nuovi eventi, prime fra tutte le 3 esplosioni avvenute a Kiev, riportate dalla stampa locale, in primis dal Kiev Independent.
Nuovi attacchi missilistici da parte dei russi hanno colpito le infrastrutture critiche di Kiev ma l’entità dei danni è ancora sconosciuta e al momento non sono state segnalate vittime.
La viceministra degli Esteri ucraina, Emine Dzhaparova ha affermato al Consiglio di Sicurezza dell’Onu che è responsabilità di entrambi i Paesi coinvolti, ma anche degli altri, portare pace e giustizia e nel frattempo, chiede nuove sanzioni per la Russia.
Non si è fatta aspettare la risposta dell’ambasciatore russo all’Onu, Vassily Nebenzia, che ha osservato come l’Ucraina rifiuti ogni mediazione parlando di pace solo per propaganda. Ha inoltre precisato che la guerra finirà solo quando non ci saranno più minacce per la Russia da parte del territorio ucraino e non ci saranno discriminazioni per i cittadini di lingua russa nel Paese.
In un clima di così alte tensioni, vediamo la cronaca di oggi in tempo reale.
Kiev si è svegliata questa mattina con nuove esplosioni udite intorno alle 6.30 e avvenute sulla riva sinistra del fiume Dnepr, senza che fosse scattato alcun allarme aereo. Non è noto se siano state esercitazioni o un attacco nemico.
Poco dopo ci sono state altre esplosioni a Melitopol, già occupata dai russi da marzo. Altre anche a Kiev, accompagnate da un incendio in una delle infrastrutture critiche.
Alle 7.48 le forze russe hanno colpito Kharkiv con due missili S-300, colpendo altre infrastrutture ma anche in questo caso non si hanno notizie sui danni o su eventuali feriti o vittime.
Continuano le polemiche e mentre da un lato l’ex presidente russo Medvedev accusa il premier giapponese Kishida di aver dimenticato le stragi di Nagasaki e Hiroshima, nel momento in cui ha definito vergognoso e ostile verso l’umanità l’eventuale utilizzo di armi nucleari contro l’Ucraina, dall’altro Zelensky ha riferito che alcuni Paesi sono stati meschini.
Molti infatti hanno cambiato posizione solo in un secondo momento, dopo che le truppe ucraine avevano pagato con il sangue. Solo in quel momento hanno offerto il loro appoggio.
Alle 9.30 sono arrivate le dichiarazioni del generale Usa, Keith Kellogg, che ha dichiarato che la guerra rimarrà in bilico fino alla primavera, momento in cui entrambi gli eserciti potranno ricevere rinforzi per continuare a spostarsi sul terreno.
“Difficile dire chi prevarrà ma prima o poi dovrà esserci un vincitore e solo allora si potranno iniziare i negoziati”.
Continuano intanto le esplosioni, infatti intorno alle 9 è stata reso noto che alcune bombe russe sono state sganciate nella notte su Nikopol, altre nel distretto di Dniprovskiy e altre ancora nella regione di Mykolaiv.
L’ultimo aggiornamento è delle 9.50, che ha riferito che le 10 navi della flotta russa partite dalla base di Novorossiysk, nel Mar Nero, potrebbero essere una minaccia alla base stessa. È improbabile infatti, come osserva il ministero della Difesa britannica, che la manovra significhi la preparazione di attacchi con missili da crociera lanciati via mare.
Vogliamo chiudere, in mezzo a tanta distruzione, con una bellissima notizia, una bambina è nata a Kherson, in un ospedale colpito. Alina si è salvata solo perché era stata spostata in un’altra stanza.
L’impatto è avvenuto nel seminterrato dell’ospedale di maternità infantile, utilizzato dai primi giorni di guerra come sala neonatale. Che questo possa essere di buon auspicio per una pace vicina e duratura.
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