La guerra in Ucraina continua imperterrita. Ben 17 droni russi sono stati abbattuti sul porto di Odessa, il quale affaccia sul Mar Nero, causando danni diffusi. In ogni caso l’esercito di Kiev ne è riuscito ad abbattere 14.
Intanto il gruppo Wagner annuncia di aver preso Bakhmut, issando la bandiera russa sul municipio. Anche qui, l’esercito ucraino smentisce la caduta della città.
“Mosca non potrà nascondersi dietro una sedia dell’Onu”.
Ha affermato il presidente ucraino Zelensky.
La guerra in Ucraina arriva al 406esimo giorno. Si tratta di un guerra contraria a gran parte dei principi del diritto internazionale e che sta destabilizzando l’intero sistema di stati.
Le ultime notizie sul conflitto, si concentrano sull’attacco portato avanti dall’esercito russo al porto della città di Odessa, il quale si affaccia sul mar nero. Ben 17 droni sono stati lanciati.
Kiev, però, comunica che circa 14 Shahed 136 e Shahad 131, di fabbricazione iraniana, sono stati abbattuti. Attualmente non vi sono informazioni su eventuali vittime o danni.
A quanto pare i droni sono stati lanciati dalla costa orientale del mar D’Azov
Contemporaneamente, il temuto e violento gruppo Wagner ha annunciato di aver conquistato la città di Bakhmut, issando sul municipio la bandiera russa con sopra il nome del blogger militare ucciso qualche giorno fa in un attentato a San Pietroburgo.
In realtà, Kiev smentisce queste affermazioni, affermando:
“L’esercito ucraino difende ancora coraggiosamente la città, respingendo numerosi attacchi nemici”.
Il presidente Zelensky afferma nuovamente che Putin e la Russia dovranno pagare per gli atti compiuti e che non potranno nascondersi dietro una sedia dell’Onu.
La terribile guerra che sta mettendo in ginocchio l’Europa intera, continua imperterrita. Mosca infatti non si ferma nel perseguire il suo obiettivo di annessione dell’Ucraina.
A tal proposito Ursula Von der Leyen, all’interno di un’intervista pubblicata oggi dal Financial Times, ha affermato che la Cina dovrebbe usare la sua influenza su Mosca per favorire “una soluzione di pace in Ucraina”.
“La Cina è in un posizione favorevole per influenzare la Russia in modo costruttivo e di conseguenza ha una responsabilità”.
Ha affermato la presidente della Commissione europea, aggiungendo che non è giusto rimanere in una posizione intermedia all’interno dell’ordine internazionale, soprattutto in una situazione così drammatica.
In questo contesto colmo di tensioni, la Russia dispiegherà una serie di armi nucleare ai confini della Bielorussia e dunque a due passi dalla Nato. Ad annunciarlo è stato Boris Grizlov, ambasciatore russo in Bielorussia.
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