Non si placano i combattimenti nella città di Bakhmut ormai sotto assedio da mesi e sotto attacco da parte dei russi ogni giorno. La difesa ucraina continua a resistere e non intende ritirarsi.
Intanto nella giornata di ieri i russi hanno attaccato quattro comunità che si trovano nella regione di Sunny. Arriva la smentita da parte di Prigozhin di un possibile disimpegno da parte della Wagner in Ucraina.
La città di Bakhmut continua ad essere sotto attacco da parte dell’esercito russo e continuano gli scontri diretti nei combattimenti urbani tra i due eserciti.
L’esercito russo in questi ultimi giorni ha decisamente aumentato la pressione su due villaggi della zona Bilohorivka e Berkhnekamianske.
A Bilohorivska sta ottenendo diversi successi che le stanno permettendo di proseguire la sua avanzata. In città la situazione rimane invariata sebbene i russi in queste ore abbiano aumentato la pressione sull’area circostante e aumentato gli attacchi di artiglieria.
I combattimenti urbani in strada sono all’ordine del giorno soprattutto nella zona sud della città.
A Ivanivske i russi stanno tentando di migliorare la loro posizione tattica. Si susseguono anche i combattimenti nella zona circostante a Krasnohorivka.
L’esercito russo sta esercitando molta pressione anche nella zona che si trova a Pervomayske.
Secondo quanto riportato dal Kyiv Independent che ha citato l’amministrazione regionale appartenente alla regione di Sumy, le truppe russe hanno attaccato con bombardamenti quattro comunità che si trovano proprio nella regione.
Ad essere interessate dai bombardamenti sono Hlukhiv, Novoslobidke, Velyka Pysarivka e Bilopillia. Al momento non sono state segnalate vittime né danni.
È dall’aprile 2022 che la zona di Sumy viene quotidianamente bombardata, esattamente da quando l’esercito ucraino ha preso il dominio della zona.
Secondo quanto aveva riportato Bloomberg la Wagner era pronta al disimpegno nella guerra in Ucraina.
Le motivazioni che avrebbero portato verso questa scelta era la carenza di uomini, la grande perdita umana subita in questi mesi di guerra e non essere ancora riusciti a prendere la città di Bakhmut obiettivo principale del gruppo.
Alla base di questa decisione ci sarebbero poi diversi dissidi con i vertici della difesa russa e la mancata possibilità di avere altri uomini da reclutare dalle carceri per ampliare le truppe.
Yvegeny Prigozhin, capo del gruppo Wagner, ha smentito la notizia riportata dall’agenzia americana specificando che il gruppo rimarrà a combattere per la Russia fino a che il Paese ne avrà bisogno.
Medici Senza Frontiere in queste ore ha denunciato una massiccia distruzione delle strutture sanitarie presenti in Ucraina e l’enorme difficoltà che la popolazione ha nel poter accedere all’assistenza sanitaria medica soprattutto nei territori sotto l’occupazione militare russa.
Proprio per questo motivo l’organizzazione ha lanciato un appello per esortare tutte le parti convolte nel conflitto a rispettare sempre il diritto internazionale umanitario e anche l’obbligo di proteggere la popolazione.
E non solo anche di proteggere le infrastrutture e di poter garantire accesso ai farmaci salvavita e alle forniture mediche per chiunque ne abbia necessità.
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