Ucraina: il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, considera come fattibile un possibile blackout nel paese.
Lo scenario di un blackout totale in Ucraina è realistico, ma per questo motivo non ci sarà migrazione di massa di cittadini all’estero, secondo quanto affermato dal ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. Come ha sottolineato quest’ultimo, in un’intervista ad ARD, l’Ucraina ha bisogno di generatori e trasformatori per far fronte alle conseguenze degli attacchi russi alle infrastrutture energetiche. Ecco lo scenario che potrebbe delinearsi per i cittadini ucraini in caso di blackout.
Ucraina, Kuleba: il blackout totale è un’ipotesi realistica
Il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha affermato che l’ipotesi di un blackout totale non è poi così lontana dalla realtà. In una intervista a ARD, infatti, il ministro ha sottolineato che si tratta di una ipotesi realistica.
Ciononostante, non prevede uno scenario in cui gli ucraini dovrebbero lasciare in massa il loro paese a causa della situazione instabile in inverno. Il ministro ipotizza, infatti, che la gente si riverserà in campagna, “dove c’è la possibilità di riscaldare i locali con legna da ardere“.
Kuleba ha ringraziato la Germania per aver dato il proprio supporto all’Ucraina e ha aggiunto che “il modo migliore per fermare la Russia sono, ovviamente, le armi“.
Esitazione da parte della Germania
L’Ucraina, però, ha espresso la propria incomprensione in merito all’esitazione del governo tedesco in merito alla fornitura di di carri armati, posizione non espressa, invece, per quel che concerne, l’artiglieria.
“Francamente, non capiamo questa argomentazione“, ha detto Kuleba, aggiungendo che se l’Ucraina non è sufficientemente armata, la guerra si protrarrà e ciò, secondo il ministro, non è nell’interesse né dell’Ucraina, né dei suoi partner occidentali.
La Germania ha promesso all’Ucraina ulteriori forniture di armi, ma esse non includono il carro armato Leopard 2 che il governo di Kiev ha ripetutamente richiesto, come ha sottolineato Kuleba.
“Una decisione del genere non è ancora stata presa, non ci sono obblighi. Ma ci stiamo lavorando“, ha detto il ministro degli Esteri.
Secondo Kuleba, gli ultimi accordi con Berlino riguardano principalmente i sistemi di difesa, come il moderno sistema di difesa aerea IRIS-T e i cannoni antiaerei Flakpanzer Gepard.
Inoltre, è stato riferito che la Germania continua i negoziati con Washington e altri partner in merito alla fornitura di carri armati all’Ucraina, ma non ha ancora deciso il trasferimento dei suoi carri armati Leopard 2.