Continua l’avanzata russa nella città di Bakhmut dove l’esercito ha conquistato nuovi territori. Un nuovo allarme antiaereo è risuonato nella notte in tre regioni ucraine, al momento non sono stati segnalati danni o feriti.
L’Ucraina decide di contrattare e lo fa con un’operazione militare con 13 attacchi che hanno colpito centri logistici russi. Secondo la Cnn la Russia si prepara ad una lunga guerra convenzionale, non si tratta più perciò di un’operazione speciale come era stata definita dal Presidente Putin.
Guerra in Ucraina gli ultimi aggiornamenti al 10 marzo 2023
Nella zona di Bakhmut, dove da mesi si stanno concentrando gli scontri tra esercito russo e esercito ucraino, i russi stanno continuando ad avanzare.
Secondo le ultime notizie riportate, ora l’esercito russo ha il pieno controllo di Dubove-Vasylivka e si sta dirigendo lungo la linea di Dobovyi Yar. L’avanzata dell’esercito russo verso Bohdanviska sta invece risultano un fallimento.
Nella città continuano i combattimenti a scontro aperto trai due eserciti, ci si aspetta che la Russia aumenti la pressione verso Orikhovo-Vasylivka, Bohdanviska e Hryhorivka.
Alcune unità dell’esercito ucraino si sono ritirate dalla zona ma nonostante questo la difesa è rimasta intatta nel tentativo di non lasciare prendere ai russi la città.
Secondo il Think tank USA quello che sta succedendo ora nella zona è che il gruppo Wagner si è preso una pausa tattica nell’attesa che arrivino i rinforzi delle truppe russe convenzionali.
A loro dovrebbe essere ceduta la prima linea di attacco, ossia quella più violenta e cruenta in questa guerra. Secondo l’ISW il loro arrivo è previsto con l’intenzione di controbilanciare il culmine delle operazioni offensive intraprese dal gruppo di Wagner in città.
Intanto si cerca ancora di identificare l’Eroe di Bakhmut. L’uomo è stato ripreso in un video, divenuto virale, in cui urla “Gloria all’Ucraina” prima della sua uccisione avvenuta a causa delle mitragliate.
Nella notte è suonato nuovamente l’allarme aereo in tre regioni Kharkiv, Poltava e Dnipropetrovsk a riportarlo l’agenzia russa Ria Novosti. L’allarme è stato lanciato intorno alle 02:11 ore italiane.
A partire dalla serata di ieri l’esercito ucraino ha lanciato un contrattacco all’esercito russo. Sono stati sferrati 13 attacchi che hanno colpito le truppe e le attrezzature della Russia presenti sul territorio ucraino.
L’aviazione ha colpito un complesso missilistico aereo. Invece le unità di artiglieria si sono concentrate nel colpire sei aree di concentrazione del personale militare della Russia, 2 dei centri logistici, tre dei depositi di munizioni russi, 6 stazioni di controllo elettrico ed infine 2 veicoli antiaerei che erano in posizione di tiro.
Nella città di Kiev, a seguito degli attacchi missilistici che si sono verificati 9 marzo 2023, il 30% degli utenti è ancora senza riscaldamento. Sono invece stati ripristinati i servizi di acqua e elettricità ad annunciarlo è stata la Ukrinform.
Sono ancora in corso le operazioni di riparazione agli impianti e proseguiranno senza interruzioni fino a che tutta la popolazione non avrà riottenuto anche il riscaldamento.
L’appello del Papa
Il Papa nelle scorse ore è tornato a parlare della guerra in Ucraina durante un’intervista rilasciata alla Rsi. Durante il colloquio si è espresso, “gli parlerei chiaramente come parlo in pubblico. È un uomo colto” riferendosi al presidente russo Vladimir Putin.
Ha poi dichiarato che il secondo giorno dopo l’inizio della guerra si è recato all’ambasciata russa che si trova alla Santa Sede per far presente che era disposto ad andare a Mosca purché Putin gli permettesse di avere un piccolo spazio per negoziare.
Secondo il Papa perciò Putin è a conoscenza della sua disponibilità nei suoi confronti e dell’intenzione del Papa di recarsi nella nazione. Alla sua richiesta Lavrov rispose che non era il momento giusto.
Durante questa intervista ha poi lanciato un appello per fermare la produzione di armi che è un mercato, si fanno le guerre dove vengono vendute le armi vecchie per poi promuovere quelle nuove.