Un anno dopo l’inizio della guerra in Ucraina, l’assemblea generale ONU si è riunita per esaminare una nuova risoluzione per il conflitto in corso.
L’Assemblea Generale Onu si è riunita oggi, alla vigilia dell’anniversario del primo giorno del conflitto in Ucraina.
La riunione di emergenza aveva l’obiettivo di trovare una risoluzione alla guerra, per raggiungere il prima possibile la pace sul territorio, in linea con il testo della Carta delle Nazioni Unite.
Domani, 24 febbraio 2023, sarà un anno esatto dallo scoppio della guerra in Ucraina.
Oggi, alla vigilia di questo tragico anniversario, si è riunita l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che ha chiesto, ancora una volta, il ritiro immediato dell’esercito russo dal territorio ucraino, chiedendo una pace duratura.
La risoluzione ha ricevuto 141 voti a favore, tra cui l’Italia, sette contrari, tra cui la Russia, la Siria, la Bielorussia, Eritrea e il Nord Corea, e 32 astenuti, tra cui la Cina, l’India, l’Iran, Cuba e l’Armenia.
Il testo presentato oggi in assemblea rimarca l’impegno per la sovranità dell’indipendenza, l’unità e l’integrità territoriale dell’Ucraina e chiede la fine del conflitto e il ritiro immediato delle truppe da parte della Russia di Putin.
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha scritto su Twitter:
“La Russia fermi lo spargimento di sangue. Dare una possibilità alla pace in Ucraina. Anche oggi l’ Assemblea generale dell’Onu ha parlato chiaramente. La Russia deve fermare la guerra e rispettare la Carta delle Nazioni Unite”
Domani sarà un giorno storico, seppur orribile: un anno fa iniziava la guerra in Ucraina, un conflitto doloroso, grave e che ancora oggi 365 giorni dopo vede bombardamenti e attacchi ogni giorno.
Alla vigilia di questo giorno, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato con la BBC, esprimendo il suo pensiero attuale:
“Penso che il presidente Putin voglia ancora occupare Kiev. Ma le loro idee, la loro missione e speranza riguardano tutta l’Ucraina: vogliono che perdiamo la nostra indipendenza e la nostra sovranità. Ed è per questo che, credo, tutti hanno capito: se non puoi occupare la capitale, se non puoi occupare Kiev, non puoi occupare l’Ucraina”
Anche su Telegram, Zelensky ha continuato a sostenere il suo popolo, il suo esercito, dichiarando che questa guerra finirà e vedrà l’Ucraina vincitrice:
“Non ci siamo spezzati, abbiamo superato molti ostacoli e vinceremo. Inchioderemo alle loro responsabilità tutti coloro che hanno portato il Male, questa guerra nella nostra terra, il terrore, le uccisioni, le torture, i saccheggi. La Russia ha scelto la strada dell’assassinio, la strada del terrore e della tortura, dei saccheggi: ci sarà una responsabilità di Stato per tutto questo terrore”
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