Diversi morti sono già stati registrati a Mykolaiv dopo il lancio di un centinaio di missili russi su regioni dell’Ucraina, ormai prive di acqua ed elettricità.
Tornano gli allarmi in tutta l’Ucraina. Il 5 dicembre, la Russia ha lanciato un nuovo attacco missilistico contro il suo vicino ucraino, attivando allarmi antiaerei in tutto il Paese. Diverse regioni comunicano interruzioni di acqua ed elettricità dopo questa ennesima salva di missili attuata nel cuore dell’inverno. Un missile è caduto anche in Moldavia.
A Kiev, come nel resto dell’Ucraina, i residenti sono stati costretti a rifugiarsi, a seguito di una nuova serie di attacchi russi durante i quali almeno “due persone sono state uccise e tre ferite, tra cui un bambino”, secondo il rapporto del deputato capo dell’amministrazione presidenziale dell’Ucraina su Telegram.
Entrambe le vittime si trovavano nella regione di Zaporizhia, nel sud dell’Ucraina. Kyrylo Tymoshenko, vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino, ha detto che l’attacco che ha ucciso due persone nella regione di Zaporizhia, in quanto i missili si sono schiantati contro edifici, distruggendo diverse case nella città di Mykolaiv, 35 km a nord-ovest della linea del fronte di Kherson.
Ha anche aggiunto che le difese aeree della zona stavano funzionando, consigliando ai residenti di rimanere al riparo.
Il portavoce dell’aeronautica ucraina Yuriy Ihnat ha affermato che i missili sono stati attivati e lanciati mentre i sistemi di difesa aerea dell’Ucraina venivano messi al lavoro. Gran parte dei missili russi, dunque, sono stati abbattuti anche dai sistemi di difesa ucraini, secondo il presidente Volodymyr Zelensky.
In totale, più di 100 missili sono stati lanciati contemporaneamente dalla Russia, con obiettivi principali nelle regioni di Kharkiv, Donetsk e Poltava.
“Non ignorate l’allarme“, ha consigliato alla popolazione Andriy Yermak, capo dello staff presidenziale ucraino. La popolazione di Kiev si era già rifugiata nei corridoi della metro, dopo i primi allarmi.
E come in precedenti attacchi di questo tipo, lanciati dall’esercito russo, le strutture energetiche dell’Ucraina sono state prese di mira, facendo precipitare la città di Mykolaiv nell’oscurità, secondo il sindaco della città, Oleksandr Sienkevich.
Secondo le autorità locali e regionali, sono stati registrati anche tagli all’acqua e all’elettricità in diverse città ucraine.
Secondo l’operatore locale Sumoblenergo, l’intera regione di Sumy – nel nord-est del Paese – è attualmente senza elettricità. Stessa situazione anche nell’Ucraina centrale, secondo quanto comunicato dal capo dell’amministrazione militare di Kryvyi Rig, nell’Ucraina centrale.
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