Arriva il primo sì di Putin al patto di pace cinese. L’Unione Europea ha dato il via libera al nuovo pacchetto di aiuti per l’Ucraina dal valore di 2 miliardi. Droni ucraini sono stati abbattuti sul suolo russo, puntavano a strutture civili.
Fumio Kishida, premier giapponese, oggi arriverà a Kiev per incontrare Zelensky, l’incontro è una sorpresa inaspettata per tutti ed è la prima volta, dall’inizio della guerra, che il premier giapponese si recherà in Ucraina.
Xi Jinping, premier cinese, è in visita in Russia in questi giorni dove ha avuto modo di incontrare nuovamente il presidente russo, Vladimir Putin. Durante questo incontro Putin si è mostrato favorevole e pronto a lavorare per la pace.
Si è infatti detto pronto a valutare il piano di pace cinese di 12 punti che Xi Jinping aveva presentato qualche settimana fa.
Nel frattempo l’Unione Europea ha raggiunto un accordo che coinvolge tutti ministri della difesa per assecondare le nuove richieste dell’Ucraina.
È stato perciò stanziato un nuovo pacchetto di aiuti che vede l’invio di un milione di munizioni per un anno all’Ucraina. Questo nuovo pacchetto di aiuti ha un valore di 2 miliardi.
È stato approvato anche il piano realizzato dall’Alto rappresentate Ue, dopo la richiesta avvenuta dall’Estonia di poter utilizzare il Fondo Europeo per la Pace per effettuare acquisti congiunti di munizioni.
Fino ad oggi il fondo veniva esclusivamente utilizzato per rimborsare le armi inviate. Il piano proposto prevede l’utilizzo di un miliardo per rimborsare le munizioni inviate dalle scorte nazionali.
Lo stesso piano poi prevede un altro miliardo per gli appalti congiunti tra i vari Stati ed infine la possibilità di sviluppare la produzione a livello industriale.
Il presidente Zelensky si è espresso durante il discorso serale di ieri, 20 marzo 2023, sul pacchetto di aiuti Ue: “Ci dà fiducia nella nostra unità” e ha ringraziato tutti i partner in Europa.
Oggi a gran sorpresa il premier giapponese Fumio Kishida arriverà a Kiev per incontrare il presidente Zelensky. Il viaggio ha lo scopo di confermare l’appoggio del Giappone all’Ucraina.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Ria novosti, filogovernativa russa, la Russia avrebbe abbattuto diversi droni ucraini su Dzhankoy nella Crimea.
Tutti i droni miravano ad obiettivi civili ed erano stati armati dal sistema Schrapnel, che è una tipologia di arma a frammentazione caricata con sfere metalliche o schegge, generalmente utilizzata per aumentare le perdite umane.
A lanciare questa accusa è stato Oleg Kryuchkov che è il consigliere di Sergey Akyonov capo della Crimea. Nell’area interessata dagli attacchi una persona è rimasta ferita e sono state danneggiate diverse strutture tra cui le reti elettriche.
Tutti i droni ucraini puntavano a strutture civili, uno di loro è stato abbattuto tra un istituto scolastico e un ostello, nelle vicinanze non ci sono strutture militari.
Secondo Kryuchkov si è trattato di un tentativo di vendetta contro la popolazione che durante il referendum ha votato per essere annessa alla Russia.
Da quello che invece riportano le fonti ucraine ufficiali in merito a questo episodio, era in corso il tentativo di distruggere missili da crociera russi, chiamati Kalibr-NK, mentre erano trasportati su rotaia.
Lo riporta Ukrinform citando il canale ufficiale di Telegram dell’Intelligence del ministero della Difesa ucraina.
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