Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, parlando in collegamento video al centro analitico di Chatham House, ha espresso fiducia che il ricatto nucleare della Russia, nasca da un senso di impunità.
Zelensky: la Russia non userà le sue armi nucleari
Secondo il presidente Ucraino, i propagandisti statali russi usano le loro risorse mediatiche per calcolare quanto tempo ci vorrà, prima che i missili nucleari colpiscano le capitali europee. Ne parlano pubblicamente, come se fossero orgogliosi di questo.
Raccontano come far esplodere le cariche nucleari nell’oceano in modo che tutto sulle isole britanniche vengano spazzate via da un’onda radioattiva. Preparano infografiche. Si vantano che la Russia può ridurre qualsiasi stato in ‘ceneri nucleari’. Inoltre, “‘ceneri nucleari’ è la loro citazione, che ripetono come un mantra”, ha detto Zelensky.
Ciò accade, secondo il capo dello Stato ucraino, perché la Russia non ha nessuna intenzione di usare il proprio arsenale atomico, ma è l’unica ‘arma’ che ha a disposizione per impaurire gli avversari. Secondo lo stesso Zelensky, i russi, nonostante abbiano intrapreso una guerra sanguinosa, non smettono di cercare di fare affari economici con gli altri stati europei.
E, lo stesso premier britannico, punta l’indice contro quei politici europei che, nonostante quello che sta accadendo, non si vergognano dei legami con lo stato russo, dopo tutto ciò che l’esercito russo ha fatto in Ucraina”.
Anche il portavoce del ministero degli Esteri Alexei Zaitsev, ha dicharato che la Russia non utilizzerà armi nucleari in Ucraina. Zaitsev ha detto ai giornalisti che l’uso di armi nucleari da parte della Russia – un rischio di cui i funzionari occidentali hanno pubblicamente discusso – non era applicabile a quella che Mosca chiama la sua operazione militare speciale in Ucraina.
La Crimea in cambio della pace
Di rimando, il 14 aprile, il direttore della CIA William Burns ha affermato che, date le battute d’arresto che la Russia ha subito in Ucraina, “nessuno di noi può prendere alla leggera la minaccia rappresentata da un potenziale ricorso ad armi nucleari tattiche, o armi nucleari a basso rendimento”.
Venendo ai colloqui di pace, la Gran Bretagna ormai da tempo suggerisce a Zelensky, di rinunciare definitivamente alla Crimea, invasa nel 2014, e lasciarla in mano dei russi. Il presidente ucraino ufficialmente, non ha mai sostenuto questa posizione, asserendo che lui è stato eletto come leader di tutta l’Ucraina, e non solo di un piccolo pezzo.
Però una piccola apertura c’è stata, in quanto lo stesso premier ucraino, ha confermato che, quando cominceranno di nuovo i colloqui di pace, non chiederà ‘indietro’ la Crimea. E se questo avvenisse, Putin si potrebbe fregiare comunque di una vittoria, e, lasciare il resto dell’Ucraina.
Ma tutto dipende dalla resistenza dell’esercito ucraino, che se continuerà, porterà Putin a sempre più miti consigli.