A quasi un anno dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, la tensione è altissima e il percorso diplomatico non è nemmeno all’orizzonte.
La Nato al vertice tenutosi a Bruxelles assicura armi e sostegno a Kiev. Secondo gli Usa l’Ucraina condurrà l’offensiva in primavera ma di quella russa non ne sa nulla.
A pochi giorni dal terribile anniversario dell’invasione in Ucraina della Russia, la guerra è ancora in pieno svolgimento e la via del negoziato diplomatico è tutt’altro che vicina e anzi, non è sembrata mai così lontana. Le notizie che arrivano descrivono una situazione esplosiva. Secondo quanto riportato dal capo ucraino dell’autorità locale, le forze russe starebbero preparando un assalto nella regione del Luhansk per poter rivendicare e anzi “vendere” una vittoria all’opinione pubblica russa. Ovvero la riconquista del più piccolo territorio ucraino liberato in seguito a una prima occupazione russa.
La tesi però è stata smentita dagli Usa. Secondo il segretario alla Difesa Lloyd Austin, non ci sarebbero segnali che la Russia stia “ammassando le sue forze aeree” in vista di un attacco sui cieli ucraini. Era stato il giornale Financial Times, infatti, ha lanciare la notizia di jet al confine pronti a colpire. “La Russia ha perso sul piano strategico, tattico e operativo e sta pagando un prezzo enorme sul campo di battaglia”, ha detto Mark Milley, capo Usa dello stato maggiore congiunto.
Secondo Austin, gli Usa si aspettano che l’Ucraina conduca un’offensiva in primavera. Entro questa stagione infatti Kiev sarà stata rifornita dagli alleati di armi sufficienti per uno scontro sul campo.
Nel frattempo e proprio per questo motivo, la Germania è in procinto di aumentare la produzione di munizioni per supportare l’Ucraina. La decisione è arrivata dopo un confronto con il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, che ieri a Bruxelles aveva detto di “vedere l’inizio” di una nuova offensa russa. Oggi Stoltenberg ha dichiarato alla stampa che inviare i caccia a Kiev “non è la cosa più urgente” adesso. C’è invece “urgente bisogno”, secondo lui, di munizioni, pezzi di ricambio e manutenzione per sistemi di artiglieria.
Il ministro norvegese della Difesa ha annunciato che il suo paese manderà 8 carri armati Leopard 2 a Kiev. “Gli alleati Nato stanno fornendo un sostegno all’Ucraina che non ha precedenti”, ha detto oggi Stoltenberg, sottolineando anche che il supporto continuerà “fino a che ce ne sarà bisogno” in modo che Kiev “possa difendere il proprio diritto all’autodifesa”.
Secondo la CNN, inoltre, secondo fonti europee di difesa e di sicurezza ci sarebbe grande preoccupazione rispetto alle munizioni. Queste sono state consumate a un ritmo tale che non consente di rimpiazzarle tempestivamente, in quanto la produzione non tiene il passo della guerra. Inoltre l’Europa viene da decenni di tagli al budget per la spesa miliare, che ha portato a riserve di materiale bellico relativamente basse. Questo è stato il risultato di aspettative di pace e della necessità di tenere i bilanci in ordine in assenza di crescita economica sostenuta.
Politico, citando un rapporto annuale dell’intelligence norvegese, ha reso noto come la Russia abbia iniziato a dispiegare navi tattiche con armi nucleari nel Mar Baltico, si tratta della prima volta negli ultimi 30 anni.
Nella regione del Donetsk i droni ucraini hanno registrato tentativi falliti di aggressione da parte della Russia, che hanno poi comportato morti proprio tra le fila russe nella parte est del Paese. In uno dei filmati si vede un carrarmato entrare in un campo minato e esplodere, seguito da un veicolo da combattimento di fanteria che ha fatto la stessa fine.
Nel frattempo i soldati ucraini stanno svolgendo l’addestramento sui carri armati Leopard 2 in Polonia. Ieri alcune immagini hanno mostrato il presidente polacco Duda e il suo ministro della Difesa Blaszczak intenti a far visita ai soldati ucraini.
L’Unione europea ha inserito la Russia nella lista nera dei paradisi fiscali.
E la Moldavia attraverso la sua presidente Sandu ha accusato Mosca di avere un piano per destabilizzare il Paese attraverso l’uso di “sabotatori”. La stessa accusa era stata mossa anche dal presidente ucraino Zelensky giorni prima. In Moldavia dopo le accuse era stato temporaneamente chiuso lo spazio aereo per “assicurare la sicurezza dell’aviazione civile”, ha dichiarato l’autorità della stessa. Ora la situazione è tornata alla normalità.
Una fregata russa armata con missili ipersonici è giunta poi a Città del Capo per svolgere esercitazioni navali congiunte con Sud Africa e Cina.
Prigozhin, il capo della Wagner, ha dichiarato che Bakhmut, la città orientale in Ucraina, non cadrà presto a causa delle resistenze che i mercenari stanno riscontrando sul campo di battaglia.
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