Guerra Russia Ucraina: sarà messa in atto una missione Aiea entro fine settimana alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Guerra Russia Ucraina: l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) pronta ad arrivare sul territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia entro la fine di questa settimana per chiarire i rischi legati a un eventuale incidente nucleare. Rafael Grossi, direttore generale dell’agenzia, ha comunicato ufficialmente la decisione. Il bilancio delle vittime è preoccupante: sono morti, infatti, dall’inizio del conflitto quasi 400 bambini, oltre alle centinaia di soldati russi e ucraini che hanno perso la vita sul campo di guerra da quando è cominciata la guerra a febbraio 2022.
La guerra tra Russia e Ucraina è condotta senza esclusione di colpi, pertanto si teme per le sorti della centrale nucleare di Zaporizhzhia per la quale si tiene in conto il rischio di una “fuoriuscita di sostanze radioattive”.
L’allarme è stato lanciato dalla Energoatom, azienda Ucraina che si occupa della gestione delle centrali atomiche presenti sul suolo nazionale. Il timore è che possa verificarsi, dunque, un incidente nucleare di elevata portata.
Situazione, però, sminuita da Igor Konashenkov, ministro della Difesa russo, per il quale sarebbe sotto controllo, in quanto i livelli di radiazioni “rimangono nella norma”.
Alla fine dei conti, solamente la missione dell’AIEA potrà dare maggiore chiarezza su quanto sta accadendo a Zaporizhzhia, che, da diverso tempo, è controllata da Putin.
Il bilancio delle vittime, ad oggi, dà un quadro molto triste di quanto sta avvenendo sul suolo ucraino: in totale, sono morti, infatti, 377 bambini da quando è iniziata la guerra tra i due paesi, nonché 46.500 soldati russi e 541 soldati ucraini.
Il conflitto rappresenta, per la Corea del Nord, un’ottima opportunità per rinsaldare, ulteriormente, i suoi rapporti con la nazione di Putin, secondo quanto sostiene il Wall Street Journal.
Il quotidiano americano, infatti, afferma che Pyongyang ha come obiettivo quello di inviare i suoi lavoratori nelle Repubbliche popolari di Donetsk (Dnr) e Lugansk (Lnr) garantendo al regime di Kim entrate estere che sono fondamentali per il proprio paese.
Secondo il WSJ, inoltre, Putin avrebbe promesso di mettere a disposizione degli alleati non solo un forte equipaggiamento militare, ma anche armi di ultima generazione.
Pyongyang – ricorda il quotidiano a stelle e strisce – è stato tra i primi a riconoscere l’indipendenza di entrambe le repubbliche autoproclamatesi tali: un’azione che ha portato l’Ucraina a interrompere tutti i rapporti diplomatici con la Corea del Nord.
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