Al centro dell’attenzione nella guerra tra Russia e Ucraina torna a far parlare la centrale di Zaporizhzhia, attaccata questa mattina da droni di Kiev. È allarme tra i soldati russi.
La guerra tra Russia e Ucraina è in corso da mesi ormai e non si vede una luce alla fine del tunnel: continui attacchi, tantissime vittime in un conflitto che non si ferma.
Dopo mesi, si torna oggi a parlare della centrale nucleare di Zaporizhzhia, che a marzo è stata occupata dai soldati russi. Pare che questa notte il sito sia stato attaccato da alcuni droni ucraini, così come riferisce il Cremlino.
Centrale di Zaporizhzhia, attaccata durante la notte da droni di Kiev
La centrale nucleare di Zaporizhzhia è la più grande d’Europa e si trova nella località di Enerhodar, quello che oggi è l’ultimo avamposto russo prima del fronte, dove ci sono le truppe ucraine che difendono la città.
A marzo la centrale è stata occupata dai russi, accusati dal governo ucraino di averne fatto un deposito di armi. In una nota di Energoatom, la società che gestisce le centrali nucleari ucraini, si legge che i russi stanno depositando lì le loro armi, aprendo diverse sezioni della centrale.
Stanotte, pare che gli ucraini abbiano colpito il sito, allarmando i soldati russo che si trovano ad occupare l’interno dello stabilimento.
Da Kiev nessuna conferma dell’accaduto, ma la situazione è visibilmente tesa nella zona, dove la resistenza è continuamente in movimento.
Esplosioni nella notte a Mykolaiv: le ultime news
Inoltre, stanotte, sono state registrate forti esplosioni a Mykolaiv, la nona città ucraina per numero di abitanti (più di 400.000) e capoluogo dell’oblast’ di Mykolaïv, sud dell’Ucraina.
Il sindaco della città ha reso noto l’accaduto e ci sarebbe, secondo le ultime notizie di questa mattina, almeno un morto dopo gli attacchi russi.
Gli ultimi aggiornamenti, inoltre, parlano anche di un nuovo avanzamento russo verso la centrale elettrica di Vuhlehirska, che è la seconda centrale più grande del Paese, che si trova a circa 50 chilometri a nord-est di Donetsk.
Proprio un’ora fa, ancora, altri bombardamenti sono stati segnalati a Kharkiv, una delle città ucraine più attaccate in questi ultimi mesi. I cittadini sono stati avvisati e invitati a restare nei loro rifugi.
La situazione è davvero critica e sembra diventarlo sempre di più: da Kiev arriva il resoconto delle vittime, tra cui ci sono almeno 358 bambini dall’inizio della guerra, il 24 febbraio. Un bilancio catastrofico, che continua a cambiare di giorno in giorno.