La guerra tra Russia e Ucraina, che ormai è in atto dal 20 febbraio 2022, continua cruenta e sempre più distruttiva. Ora, la città ucraina di Severodonetsk è stata assediata e tanti cittadini sono tagliati fuori dal resto del mondo. Ecco cosa succede.
Centoundici giorni di guerra, i giorni più bui della storia contemporanea dell’Europa, che non vedeva una lotta così sul suo territorio da secoli.
La guerra in Ucraina, iniziata lo scorso febbraio a causa dell’attacco russo, sta devastando completamente un Paese e i suoi cittadini, ma non si ferma.
Proprio in queste ore, una cruenta battaglia è iniziata a Severodonetsk, nel Donbass, una delle più brutali che però potrebbe, secondo il presidente ucraino, decidere le sorti di questa guerra.
Severodonetsk attaccata dai russi, i cittadini restano isolati
Si combatte duramente a Severodonetsk, città ucraina situata nell’oblast’ di Luhans’k. Nell’ultima notte, tra lunedì e martedì, la città è stata completamente assediata dall’esercito russo, che ha distrutto ponti e strade di collegamento, isolando i cittadini ucraini rimasti.
Insomma, la situazione degenera sempre di più e la popolazione della città si ritrova isolata dal resto del mondo, anche se il governatore della regione di Lugansk afferma che le vie di rifornimento resistono ancora.
Nonostante in molti si aspettavano che la battaglia finisse con la sconfitta definitiva dell’esercito ucraino, pare che quest’ultimo resista ancora e che il verdetto di questa battaglia non sia ancora definitivo.
Tutto questo perché? Le forze di Kiev, pare, che conservino il controllo di Lysychansk, cittadina al confine con Severodonetsk e da cui si può controllare ciò che succede nella città assediata.
Intanto, in città ci sono migliaia di civili impossibilitati a scappare via: oltre cinquecento persone si trovano nella fabbrica di Azot, con un numero consistente di bambini. La versione russa risulta, ovviamente, diversa: secondo loro nella fabbrica ci sono nazionalisti che tengono in ostaggio civili.
Le parole di Zelensky sulla dura battaglia di Severodonetsk
Il presidente ucraino Zelensky, che da 111 giorni resiste e si prodiga come paladino della sua popolazione, ha ovviamente commentato la battaglia di Severodonetsk.
Volodymyr Zelensky afferma che, nonostante tutto, gli ucraini continuano a tenere le posizioni contro l’esercito russo e che, purtroppo, ogni angolo dell’Ucraina è ormai coperto di sangue.
Inoltre, Zelensky è convinto che questa battaglia segnerà il destino del Donbass: “Questa è una battaglia molto feroce, molto difficile. Probabilmente una delle più difficili di questa guerra”.