Il conflitto tra Russia e Ucraina è giunto ormai al 291esimo giorno e sul campo di battaglia continuano le operazioni militari speciali russe. Da un lato la Russia non accenna a fermare i bombardamenti mentre Zelensky afferma ufficialmente che nel caso Putin continui a bombardare, come sta facendo attualmente, sono pronti a tutto per difendere il paese.
Nel mentre si apprende anche che il presidente turco Erdogan ha avuto una telefonata con il presidente Vladimir Putin e il focus dell’incontro telefonico è stato, per l’appunto un possibile futuro negoziato di pace con l’Ucraina. Putin ha affermato nei giorni scorsi che è inevitabile che si arrivi ad un accordo con l’Ucraina, mentre dall’altro lato Zelensky ritiene che, finché non ci sono le condizioni da parte della Russia di restituire la propria sovranità territoriale a Kiev non è possibile negoziare.
La situazione nel territorio ucraino è disperata e non accenna a placarsi, dato che i bombardamenti russi continuano e colpire e la distruzione appare in tutta la sua devastazione. Le strutture energetiche, tattiche e civili sono Sono distrutte e inutilizzabili pertanto la popolazione costretta a a vivere al gelo e spesso senza elettricità. La resistenza ucraina è qualcosa che necessita di estremo sacrificio anche da parte dei civili che hanno visto la loro vita cambiate improvvisamente e in maniera drastica.
Il presidente ucraino Zelensky ha spiegato alle autorità internazionali che non intende piegarsi e far soffrire ulteriormente la popolazione dato che gli attacchi causati da la Russia continuano copiose e distruggono tutto ciò che incontrano sul loro passaggio. In queste ultime ora sono state colpite duramente le zone del Donbass, Mariupol, Kherson e sopratutto Odessa. Ma la zona che si mostra completamente distrutta è Bakhmut. Il presidente Zelensky ha riferito che oltre un milione e mezzo di persone si trovano senza elettricità e costrette a stare al gelo. Il presidente russo dal momento in cui le le forze ucraine hanno attaccato obiettivi militari in Russia, ha ricominciato la devastazione del territorio ucraino senza pietà.
La distruzione nella quale si presenta Odessa ha portato la società energetica a consigliare ai cittadini: “Se si ha l’opportunità di lasciare temporaneamente la città e le zone rimaste senza corrente, allora vale la pena farlo”.
Anche Kiev ha subito ulteriori danneggiamenti e non è possibile garantire i servizi essenziali. Il premier ucraino Denys Shmyhal ha affermato: “Dopo otto ondate di attacchi missilistici contro il Paese, tutte le centrali termiche e idroelettriche hanno danni, il 40% delle strutture di rete ad alta tensione sono danneggiate in varia misura. Ognuno di noi deve rendersi conto che affronteremo quest’inverno con significative restrizioni al consumo di energia elettrica”.
Ciò che afferma il presidente ucraino è che, nonostante gli appelli internazionali, la Russia continua nel danneggiare appositamente la popolazione costringendola al freddo e a condizioni di estrema precarietà e ciò è qualcosa di inaccettabile. Zelensky ha anche ringraziato degli aiuti che arrivano dagli stati occidentali e ha precisato che ogni vittoria ucraina è anche una vittoria degli alleati.
Anche il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale ucraino, Oleksiy Danilov. “Siamo capaci di tutto. Dopotutto, non chiederemo a nessuno nulla che riguardi i nostri interessi, dove dobbiamo sconfiggere il nemico. Non chiederemo a nessuno come dovremmo distruggere il nemico. Non possiamo non rispondere all’aggressore che invade costantemente il nostro territorio”.
La Russia continua la sua operazione militare in Ucraina devastando il territorio, che è stato colpito nelle ultime ore da una pioggia di missili. Moltissime città sono completamente distrutte come per esempio Bakhmut che è un cumulo di macerie oramo.
La decisione di Zelensky di attaccare con l’utilizzo di droni la Russia in obbiettivi militari, ha reso il conflitto più serrato e Putin ha contro attaccato copiosamente. Il presidente russo crede che sia necessario un dialogo con l’Ucraina prima o poi, ma da Kiev si chiedono condizioni per un possibile dialogo che non sono ancora arrivate.
Papa Francesco ha chiesto di pregare per il popolo ucraino e chiede di cessare questo conflitto che portando morte ad entrambe le nazioni. Precisando che spera che il Natale porti un raggio di sole .
La Nato e più precisamente Stoltenberg avvertono che il rischio di un conflitto tra Alleanza Atlantica e Russia è sempre maggiore e la preoccupazione internazionale sta crescendo sempre più.
In tutto ciò il presidente turco Erdogan sta cercando di mediare e portare così Russia e Ucraina ad un dialogo di pace. Il capo di stato ha avuto un colloquio telefonico con il presidente Putin. L’agenzia Tass ha riferito che Erdogan spera che la crisi si risolva presto e cercherà di portare al dialogo le nazioni in conflitto
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