Ad un anno di distanza e dopo che l’Occidente ha reso omaggio alle vittime e agli eroi della guerra, non accenna a placarsi l’escalation militare fra Ucraina e Russia. Da Mosca, infatti, arrivano anche nuove minacce nucleari.
Dal canto suo, l’Ucraina non resta ferma a guardare ed annuncia la sua controffensiva in primavera. Cerchiamo di capire qual è la situazione.
Non è delle migliori, dopo un anno di guerra, la situazione fra Russia ed Ucraina. Dopo che l’Occidente ha celebrato, onorato e ricordato tutte le vittime e gli eroi di questa guerra di logoramento e d’invasione, Mosca continua con le sue minacce, anche a carattere nucleare.
È chiara l’accusa che la Russia muove verso l’Occidente: quella di esser parte integrante e partecipe del conflitto. Ma dall’altro lato c’è l’Ucraina con il suo presidente, Zelensky, il quale afferma che è da nove anni che la Russia cerca di invadere i territori circostanti. E lo fa ricordando proprio che, nove anni fa, la Russia stessa, ha invaso la Crimea.
Dagli Stati Uniti arriva una ferma condanna di ciò, ma anche la rassicurazione che loro stessi non riconosceranno mai la “presunta annessione russa” della Crimea, nonostante da Mosca si promette a breve, il riconquisto della stessa.
Ma ci sono anche altri tipi di movimenti in Ucraina, a partire proprio dalle stesse cariche dell’esercito disposte in varie zone del Paese. È stato, infatti, lo stesso Zelensky a rimuovere dal suo incarico (e a “silurare” letteralmente) il generale Moskalev, comandante della “Joint Forces Operation”, ovvero dell’operazione nel Donbass. Un annuncio che viene dato direttamente dal sito della presidenza ucraina.
Moskalev era stato nominato comandante dell’operazione delle forze congiunte nel marzo dello scorso anno. Non è noto, ancora, per quale motivo sia stato rimosso dal suo incarico.
A preoccupare, però, sono i dati di un anno di guerra. L’ufficio del procuratore generale ucraino ha registrato oltre 71.500 crimini di guerra russi e crimini di aggressione in Ucraina e, nonostante tutto questo, la guerra continua. Le forze operative nel Nord dell’Ucraina hanno abbattuto un drone “Shahed” che volava su Chernihiv Oblast.
Stando a fonti indipendenti, altri due droni sono stati poi, intercettati sempre dalle Forze ucraine, anche se non è stata specificata la regione dove questi ultimi droni sono stati individuati. Nonostante tutto, l’allarme antiaereo è stato attivo per tutta la notte in tante regioni dell’Ucraina.
Il massiccio attacco dei droni russi verso lo Stato da invadere si è presentato non sono con missili e razzi russi ma, come dicevamo, anche con l’aiuto di droni iraniani. L’attacco, stando alle fonti ucraine, ha portato alla morte di una persona ed al ferimento di altre quattro.
Una situazione che non sembra, per nulla, volersi pacificare. Come dicevamo, da un lato vi sono ipotesi di nuove escalation militari, anche nucleari, da parte della Russia. Dall’altro, ovviamente la risposta ucraina.
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