La controffensiva dell’Ucraina non si arresta e seppur con molte difficoltà l’esercito ucraino continua a guadagnare terreno, i suoi sforzi si stanno concentrando nella zona di Bakhmut e Zaporizhzhia.
I russi hanno intensificato gli attacchi sul territorio sia con bombardamenti che con altri mezzi, sono quattro le aeree particolarmente interessate Marin, Bakhmut, Lyman e Avdiiv. Adam Delimkhanov è vivo e sta bene, lo rende noto lui stesso sul suo canale Telegram.
In Ucraina si sono intensificate le battaglie sul territorio
Ukrinform ha riportato la notizia che l’esercito russo ha attaccato Odessa, secondo quanto dichiarato da Serhiy Bratchuk, che è il portavoce dell’Amministrazione militare regionale di Odessa, l’attacco è avvenuto questa notte con 13 droni Shahed.
Tutti i veicoli russi sono stati distrutti dalle difese aeree ucraine. L’Istituto per lo studio della guerra ha riportato le notizie diffuse da Hanna Maliar, viceministro della Difesa ucraino, dicendo che ieri l’esercito ucraino hanno guadagnato terreno a Bakhmut e in alcune zone di Zaporizhzhia.
Rafael Grossi, direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, conosciuto anche con l’acronimo AIEA, ha dovuto rinviare la sua visita alla centrale nucleare di Zaporizhzhia a causa della controffensiva ucraina nella zona.
La notizia è stata riportata da Yevgeny Balitsky, il governatore ad interim della regione durante un’intervista a RIA Novosti. Il governatore ha infatti reso noto che intorno a Zaporizhzhia si sono intensificati i bombardamenti.
I bombardamenti ucraini intorno alla centrale nucleare hanno messo fuori uso le sottostazioni, in questo modo la stazione principale non è in grado di fornire elettricità nelle regioni di Kherson, Crimea e Zaporizhzhia.
Hanna Maliar, viceministro della Difesa ucraino, ha diffuso sul suo canale Telegram, la notizia che l’esercito ucraino ha inferto pesanti perdite all’esercito russo che sono di gran lunga superiori a quelle subite da Kiev.
Ha poi ricordato che durante una guerra nessuna delle parti interessate pubblica notizie e dati attendibili per non mettere in una situazione di vantaggio il nemico, dando informazioni che gli permettano di prevede le loro future mosse sul campo di battaglia.
Hanna Malyar ha poi affermato che in queste ore l’esercito russo sta intensificando i bombardamenti con lo scopo di fermare l’esercito ucraino. Che il terreno e il territorio da loro occupato è stato densamente minato.
Nonostante questo però l’avanzata ucraina non si arresta anche se risulta difficile avanzare per via delle mine soprattutto nel sud.
Sergey Aksenov, capo della regione ucraina della Crimea che è stata annessa alla Russia, ha reso noto che nove droni ucraini sono stati rilevati sul territorio tra la notte e le prime ore del mattino.
Tre di loro sono stati abbattuti dalle difese aeree mentre gli altri tre sono stati bloccati e fatti atterrare grazie ad attrezzature di guerra elettronica.
Uno dei droni è esploso all’interno del villaggio di Dokuchevo che si trova nel distretto di Krasnogvardeysky, non ci sono state vittime ma le finestre delle case sono andate distrutte. Le notizie rese note dal capo della regione della Repubblica di Crimea sono state riportate da RIA Novosti.
L’ufficio di rappresentanza della autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk ha scritto alla RIA Novosti che c’è stato un bombardamento da parte delle forze ucraine alle ore 4:50 di questa mattina.
Il bombardamento ha interessato l’insediamento di Kurakhovka che si trova nella città di Donetsk con 20 razzi sulla città.
Anche in Ucraina è tornato a suonare l’allarme antiaereo su 12 regioni diverse, lo ha reso noto lo stato maggiore dell’esercito ucraino che è stato poi citato dai media locali.
Alcuni impianti industriali sono stati danneggiati nella zona di Dnepropetrovsk a causa delle esplosioni. Gli impianti si trovavano più precisamente nella città di Kryvyi Rih. A causa dell’attacco un uomo di 38 anni è rimasto ferito e si trova ora in ospedale.
Ci sono stati danni significati anche ai gasdotti della zona. Deflagrazioni sono state registrate anche ad Odessa e a Kharkov.
La Russia sta concentrando i suoi attacchi in quattro direzioni a Marin, Bakhmut, Lyman e Avdiiv, sono oltre 49 i scontri nelle ultime 24 ore. La notizia è stata diffusa dallo stato maggiore ucraino.
Adam Delimkhanov è vivo e sta bene
Adam Delimkhanov, deputato della Duma russa e particolarmente legato al leader ceceno Ramzan Kadyrov, è tornato a pubblicare su Telegram. Nei giorni scorsi diverse voci avevano affermato che Adam Delimkhanov era morto in combattimento.
È lui stesso a smentire la notizia con un messaggio sul suo canale Telegram in cui afferma di stare bene e affermando che l’Ucraina diffonde fake news non avendo rispetto per il suo pubblico.
Ha poi ringraziato tutte le persone che in queste ore si sono preoccupate per lui ricordando che questo modo di agire è il significato che l’Occidente da alla parola libertà, ossia attirare l’attenzione senza preoccuparsi del modo in cui si fa.
Secondo i media internazionali in un tribunale della Russia meridionale sono stati processati più di 20 soldati ucraini appartenenti al reggimento Azov e presi come prigionieri di guerra.
Azov è un’élite della guardia nazionale ucraina ed erano una delle forze ucraine presenti nella città di Mariupol prima che si arrendesse a Mosca lo scorso maggio 2022.
Per la Russia l’Azov è un gruppo terroristico quindi significa che i soldati potrebbero essere accusati di coinvolgimento in gruppi di organizzazione terroristica.
Sono 24 le persone che sono state accusate, due di loro sono state scambiate con prigionieri di guerra, gli altri invece sono a processo. 8 di loro sono donne che avrebbero lavorato come cuoche per il reggimento, se dovessero essere condannati rischiano fino a 15 anni di carcere.
Secondo Andrey Alkseenko, il capo del governo filorusso nella regione di Kherson, ha previsto che le acque che si sono riversate nelle aeree di Kherson dopo l’alluvione per il crollo della diga si ritireranno entro il 20 giugno.
La notizia è stata riportata dalla Cnn, che ha anche reso noto che l’acqua nelle zone pianeggianti è ancora alta circa 1,6metri. La fornitura è tornata alla normalità e i veicoli con prodotti alimentari riescono ad entrare nelle zone. Andrey Oleshky ha diffuso queste informazioni attraverso Telegram.
Un altro dei problemi che si è causato dal crollo della diga è l’accumulo di sostanze velenose nell’ecosistema, i pesci che si trovano nella baia di Odessa sono perciò diventati tossici.
Lo ha spiegato Viktor Kormorin, direttore Centro nazionale ucraino per l’ecologia marina, che è stato citato da Unian. La piena del Mar Nero ha portato con sé prodotti petroliferi, metalli pesanti e liquami che si sono depositati nei fondali.