Una notte di guerriglia urbana è stata quella appena passata nella città di Nanterre, i residenti hanno scelto di protestare per la morte del giovane 17enne avvenuta durante un normale controllo di polizia.
Il giovane è morto a causa di uno sparo effettuato da un poliziotto intervenuto nel controllo di routine. Secondo la polizia il giovane avrebbe minacciato gli agenti, ma i legali della vittima hanno da subito smentito queste affermazioni. Con il giovane altre due persone, una di loro è stata fermata e poi rilasciata, l’altra è fuggita ed è attualmente ricercata.
13 i feriti nella notte di guerriglia urbana a Nanterre
Notte di guerriglia urbana a Nanterre che si trova nella periferia di Parigi, gli scontri tra residenti e forze dell’ordine sono nati in seguito all’uccisione di un giovane 17enne da parte della polizia locale.
Il 17enne è stato ucciso mentre cercava di scappare da un controllo stradale. Secondo quanto riportato dall’emittente Bfmtv ci sono stati almeno 13 persone fermate in seguito agli scontri di questa notte.
Alcuni dei gruppi che hanno animato la guerriglia hanno dato alle fiamme intere barricate e bidoni della spazzatura che si trovavano nelle strade, hanno distrutto una fermata dell’autobus e hanno anche lanciato diversi petardi.
I protagonisti i residenti infuriati per quanto avvenuto al 17enne che si sono scontrati direttamente con le forze dell’ordine che sono entrati in azioni in tenuta antisommossa.
Gli agenti intervenuti nella guerriglia urbana di questa notte hanno risposto agli attacchi con l’utilizzo di gas lacrimogeni.
Le proteste sono state un vero e proprio grido di sdegno per quanto avvenuto al giovane ragazzo di 17 anni, morto per quello che sembra essere un abuso di autorità da parte delle forze dell’ordine.
Online e su diversi social media è stato diffuso il video di quanto avvenuto, pochi secondi che confermerebbero però la versione di abuso di potere.
Emmanuel Macron, presidente della repubblica francese, ha esortato la popolazione alla calma e ha dichiarato “Auspico che la giustizia operi con celerità”.
Anche Gérald Darmanin, ministro dell’Interno ha commentato quanto avvenuto in queste ore e l’episodio di violenza in cui è morto Nael affermando che sono immagini scioccanti quelli che si possono vedere nel video ormai popolarissimo sui social network.
Entrambi gli agenti che erano sul posto sono stati interrogati dall’Ispettorato nazionale di polizia, il poliziotto che ha aperto il fuoco contro il 17enne ha dovuto spiegare perché ha sparato contro il ragazzo dal momento che non era in pericolo, non era minacciato e non c’era nessun ferito nell’auto.
Attualmente l’agente è stato arrestato e messo agli arresti, per lui si è aperta un’indagine per omicidio colposo.
Un’altra inchiesta, relativa al caso, era stata aperta per rifiuto di obbedienza e tentato omicidio contro la polizia, i legali della famiglia del giovane ragazzo rimasto ucciso hanno chiesto che venga archiviata.
I legali della vittima hanno inoltre reso noto che nella giornata di giovedì è stata indetta una marcia bianca in segno di protesta che si effettuerà davanti alla prefettura di Nanterre.
La famiglia ha denunciato non solo il poliziotto che ha sparato al ragazzo ma anche il suo collega, presente sul luogo, con l’accusa di complicità in omicidio volontario.
Sono salite a 31 le persone fermate in seguito agli scontri avvenuti nella notte, mentre il prefetto ha reso noto che 24 agenti sono rimasti feriti.
Jean-Luc Mélenchon, leader di sinistra, ha commentato l’avvenimento dicendo che nessun agente di polizia ha la possibilità di uccidere qualcuno se non per legittima difesa, ha chiesto poi una riforma totale della polizia.
Anche il capitano della nazionale di calcio francese, Kylian Mbappé, ha commentato quanto sta avvenendo in queste ore. Ha scelto di utilizzare Twitter e in un suo tweet si legge “Ho male per la mia Francia”.
La ricostruzione dei fatti
Nella mattinata di ieri, martedì 27 giugno 2023, nella periferia ovest di Parigi vicino alla stazione RER di Nanterre-Préfecture un giovane ragazzo di 17 anni è stato ucciso.
Il giovane aveva tentato di fuggire ad un classico controllo di routine delle forze dell’ordine mentre era alla guida di una vettura.
Il giovane 17enne si chiamava Nael ed era alla guida della vettura fermata. Nel video, postato sui social e ripostato da diversi media, viene mostrato come l’agente di polizia spara all’altezza della porteria anteriore di sinistra puntando proprio l’autista della vettura.
Il colpo esploso a bruciapelo è stato effettuato nel momento in cui la vettura stava ripartendo, un colpo fatale per Nael.
L’agente che ha sparato è stato arrestato perché sospettato di omicidio colposo. Insieme a Nael nell’auto c’erano altri due ragazzi, uno di loro è stato fermato e poco dopo è stato rilasciato, l’altro invece è fuggito e al momento è ricercato dalle forze dell’ordine.
L’ufficio del procuratore della città di Nanterre ha reso noto che il ragazzo è rimasto vittima del colpo di pistola effettuato dall’agente ed è poi morto sul posto poco dopo.
Sul caso sta lavorando un team di tre legali che è stato assunto dalla famiglia della vittima con lo scopo di fare chiarezza su quanto avvenuto.
I legali hanno da subito respinto le affermazioni avanzate dalla polizia locale secondo cui la vita degli agenti intervenuti nel controllo di routine fosse stata messa in pericolo perché la vittima li avrebbe minacciati.
Secondo quanto dichiarato dalla polizia la vittima avrebbe minacciato gli agenti che li avrebbe investiti con la sua Mercedes AMG.