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Padre Graziano è stato arrestato a Roma ed è stato trasferito ad Arezzo, in modo che sia a disposizione del PM. Il capo di imputazione per il sacerdote è cambiato. L’accusa è di omicidio della donna e di occultamento di cadavere. In precedenza il prete era accusato soltanto di favoreggiamento. L’arresto è avvenuto alla vigilia della scadenza dei termini del divieto di espatrio per il religioso, che rimane l’unico indagato nella scomparsa di Guerrina. Si ritiene, secondo anche i pettegolezzi del paese, che lei avrebbe confidato al parroco, padre Graziano, il desiderio di rifarsi una vita da un’altra parte.
Il sacerdote appare coinvolto nella vicenda fin dall’inizio. Pochi giorni fa la polizia aveva ispezionato un cimitero nella campagna della zona, dove sono stati trovati alcuni resti che sembravano poter essere quelli di Guerrina. Molte sono state le indiscrezioni, ma poi è arrivata la smentita: quei resti umani non erano della donna.
La vicenda
Le ricerche di Guerrina Piscaglia si sono concentrate in particolare su 3 laghetti della zona. Tutto ciò ha fatto sospettare che gli inquirenti avessero una pista a disposizione, che si concentrasse in particolare sulla ricerca del corpo. Il frate congolese, padre Graziano, ha avuto un divieto di espatrio, in attesa che emergano altri particolari.
Mirco, marito di Guerrina, e padre Graziano, il pomeriggio seguente la scomparsa della donna si trovavano insieme, nella stessa macchina. Entrambi si stavano recando a celebrare un funerale in una località vicina a Ca’ Raffaello. Proprio quel giorno Mirco e padre Graziano arrivarono molto in ritardo rispetto all’orario stabilito per la celebrazione del funerale. Tutto questo ha destato particolari sospetti, nonostante Mirco abbia dato una sua versione.
I messaggi e la foto
A rendere più fitto il mistero sono stati alcuni strani messaggi, che sono partiti dal cellulare di Guerrina nei giorni seguenti alla sua scomparsa. Non si sa chi abbia mandato questi sms, ma i sospetti sono caduti su padre Graziano. Un messaggio, infatti, sarebbe arrivato ad un religioso di Roma, che non ha nulla a che fare con la vicenda, ma il cui numero era presente nella rubrica del sacerdote congolese. Secondo gli investigatori, sarebbe stato proprio il frate a sbagliare e a mandare il messaggio, inserendo il numero del religioso romano.
A rendere più complicata la vicenda sono le indagini che sono state effettuate sul computer di padre Graziano. Nel pc è stata trovata la foto di una suora nuda. Si tratterebbe di una religiosa straniera, che avrebbe inviato la sua immagine durante una conversazione avuta via chat con il sacerdote. La foto mostrerebbe la donna nelle sue parti più intime.