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Categories: Spettacoli

Guess my age, il brio che forse non basta

Una coppia di concorrenti, 7 persone di cui indovinare l’età, 100mila euro in palio. Sono questi gli ingredienti alla base di Guess my Age, il nuovo game show in onda su Tv8 dal lunedì al venerdì in access prime time. Impossibile non ritrovare nel concept un’analogia tematica con un altro celebre programma appartenente al medesimo genere e divenuto ormai uno dei capisaldi del palinsesto di Rai Uno: I soliti ignoti. Interessante tuttavia, nella proposta di Tv8, il meccanismo matematico secondo cui il montepremi in palio si assottiglia, in ciascuna delle prime 6 manche, a seconda del numero degli anni che differiscono tra l’età ipotizzata dai concorrenti e quella corretta.

Ad aiutare gli aspiranti campioni nella loro impresa, e a movimentare un po’ il gioco, interviene la possibilità di richiedere alcuni indizi che consistono, per esempio, nell’ascoltare una canzone che risale all’anno di nascita della persona dall'”età misteriosa”, nel vedere la foto di un personaggio famoso della sua stessa età o, ancora, nell’ascoltare il racconto di un aneddoto della sua vita.

Manche dopo manche si arriva a quella finale, in cui i concorrenti si giocano il tutto e per tutto: 4 sono i tentativi (e gli indizi) a disposizione per poter individuare l’età esatta. A ogni errore il montepremi conservato fino a quel momento si dimezza e qui torna alla mente la nota logica presente, ad esempio, in giochi come La ghigliottina che scandisce i minuti finali de “L’eredità” di Rai Uno.

Nel complesso Guess my Age non propone, dunque, un meccanismo realmente innovativo: la sensazione è quella di assistere a un prodotto che, seppur gradevole, fondamentalmente si basa sul già visto.

Mano a mano che si susseguono le manche il gioco rischia di cadere nella monotonia, stentando a suscitare pathos e a coinvolgere, nonostante la conduzione spumeggiante (ma non fuori luogo) di Enrico Papi che, pur adottando uno stile meno urlato rispetto ai suoi trascorsi di Sarabanda, cerca di portare brio, scherzando e interagendo con i concorrenti.

Ciò tuttavia non basta per fare di Guess my Age un programma realmente fresco e nuovo, coerente con l’identità di una rete che vorrebbe essere giovane, dinamica, innovativa.

Maria Elisabetta Santon

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