Il nuovo Ministro della Difesa, Guido Crosetto, è stato protagonista di numerose inchieste venute fuori recentemente, per conflitto d’interessi. Quest’ultimo, però, a quanto pare non sussiste. Cosa è successo e in cosa sarebbe coinvolto.
Guido Crosetto, con il governo del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è diventato nuovo Ministro della Difesa, dopo una decennio in politica.
In questi giorni, il nuovo ministro è stato protagonista di un grosso dibattito, portato alla luce da diversi media, che parlavano di conflitto d’interessi per l’Onorevole. Ora arriva una nota del ministero, che assicura l’assenza completa di una situazione del genere.
Il nuovo Ministro della Difesa per il governo italiano è Guido Crosetto, già sottosegretario della difesa durante il governo di Silvio Berlusconi, dal 2008 al 2011. Torna ora in Parlamento, al fianco della Meloni, dopo aver fondato con lei nel 2012 il partito Fratelli d’Italia.
Crosetto ha sempre avuto una forte passione politica, prima da giovanissimo con la Democrazia Cristiana, di cui diventa segretario regionale del movimento giovanile, dal 1984 al 1990.
Poi sindaco di Marene, in provincia di Cuneo, fino al 2004, iscritto nel 2000 poi a Forza Italia, entrando poi alla Camera nel 2001 proprio con il partito di Berlusconi.
È con Silvio Berlusconi, infatti, che nel 2008 diventa sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa, facendosi notare per le sue posizioni negative contro le regole europee e le politiche monetarie della Bce.
Ora torna in Parlamento con un ruolo importante, il Ministro della Difesa, ma alcune inchieste aperte dal giornale “Domani”, parlano di conflitto d’interessi perché presidente dell’AIAD, importante associazione di categoria che include 200 aziende del settore della difesa e della armi.
In questi giorni molto accesa la polemica intorno al Ministro Guido Crosetto, sospettato di conflitto d’interessi proprio a causa della sua figura di Presidente dell’AIAD.
Secondo le inchieste pubblicate da “Domani”, Crosetto a quanto pare ha stipulato dei contratti importanti con aziende con le quali dovrà confrontarsi anche ora, con il suo nuovo incarico di Ministro della Difesa, aziende dalle quali ha avuto milioni e milioni di euro.
Sul giornale si legge, tra le tante cose:
Crosetto ha sempre detto di operare per conto dell’associazione a titolo gratuito. Formalmente è così. Tuttavia è un fatto che mentre svolgeva il ruolo di capo della lobby dell’industria degli armamenti percepiva laute parcelle e stipendi da alcune aziende che rappresentava
Ora, però, il ministero della Difesa annuncia che sulla base della Costituzione non c’è conflitto d’interessi alcuno. Infatti, l’annuncio del ministero si basa sugli articoli 2 e 3 della legge n.215 del 2004, sugli articoli 4 e 14 del decreto legislativo n. 165 del 2001 e dal 10 al 13 del codice dell’ordinamento militare. Nella nota emanata si legge:
per espressa previsione di legge, anche eventuali situazioni di conflitto antecedenti all’assunzione della carica non assumono alcun rilievo in quanto cessate all’atto dell’assunzione della carica stessa
Quindi, secondo quanto annunciato dal governo, non ci sono situazioni di conflitto per Guido Crosetto.
Inoltre, il ministero della Difesa dice che il ministro non partecipa in nessun modo ad azioni che possano incidere positivamente sul suo patrimonio, oltre che annunciare che le attività del Ministro con l’AIAD sono perfettamente convergenti con quelle pubbliche.
Ora, bisognerà capire come andrà avanti questa vicenda che vede protagonista Guido Crosetto, che già aveva annunciato di voler querelare tutti i giornali che hanno appoggiato questa tesi.
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