L’uomo è diventato famoso per un fatto macabro, ha infatti nascosto per anni in casa il cadavere della madre. Oggi ha tentato il suicidio.
La notizia arriva oggi e forse è il risultato di un accanimento mediatico che è iniziato lo scorso 26 maggio da quando si è scoperto cosa faceva l’uomo per continuare ad incassare la pensione della donna che ormai era morta da ben 5 anni ed era in stato di mummificazione. A fare la macabra scoperta i Vigili del fuoco e gli agenti della polizia locale di Verona, tuttavia fin da subito il 61enne risultava irreperibile, tanto che non si era nemmeno presentato al commissariato per la notifica degli atti di accusa nei suoi confronti.
Tentato suicidio per Bernardo Rossi
Il 61enne di Borgo Milano, in provincia di Verona, è stato accusato di aver tenuto nascosto in casa il cadavere della madre ultraottantenne, morta da 5 anni e “conservata” come mummia all’interno di un sacco della spazzatura.
Lo scopo era quello di continuare a incassare la sua pensione, nonostante risultasse benestante. In passato l’uomo era stato titolare di un’agenzia di marketing ormai non più attiva, però risulta proprietario di diversi immobili.
Per 5 lunghi anni ha continuato a vivere nella casa di famiglia accanto ai resti della madre Helga, morta nel 2017. Oggi ha tentato di togliersi la vita tagliandosi le vene dei polsi con un coltello.
Dopo un periodo di irreperibilità, stando alle informazioni ufficiali sappiamo che soggiornava in un albergo di provincia, forse per scappare dagli sguardi di chi lo conosce e, venuta alla luce questa storia, lo guardava con disprezzo. La situazione deve essere diventata molto pesante, tanto da portarlo al gesto estremo che però non è andato a buon fine.
In un attimo di lucidità dopo il tentativo di suicidio, è stato lui stesso a chiamare le forze dell’ordine, che sono giunte sul posto insieme all’ambulanza. Ora si trova ricoverato in ospedale ma non è in pericolo di vita.
La scoperta del corpo della madre
Si chiamava Helga Engbarth la vittima. I due abitavano nella casa di famiglia nel quartiere di Borgo Milano, nel Veronese. Stando a quanto accertato, il 61enne avrebbe occultato il cadavere della donna dal 2017, anno della morte, fino allo scoperta fatta alcuni giorni fa grazie a una segnalazione alla polizia locale.
Gli agenti infatti sono venuti a conoscenza di uno strano viavai da un immobile di via Verga, che risultava abbandonato. Tramite un controllo è emerso che la casa risultava cointestata a Rossi-Engbarth e così gli agenti hanno rintracciato l’uomo che però non ha mai dato l’autorizzazione a controllarne l’interno. Così è scattata una diffida per la messa in sicurezza dell’immobile, successivamente i poliziotti hanno tentato di contattare la madre ma era sempre lui a rispondere, dando di volta in volta assurde scuse per giustificarne l’assenza.
Chiaramente i sospetti si sono accentuati, così il procuratore Bruno Bruni ha voluto far luce sulla strana questione e ha autorizzato la perquisizione d’urgenza. Gli agenti del Nucleo Polizia Giudiziaria dunque sono intervenuti, coadiuvati dai pompieri per forzare l’ingresso. Così è stato trovato il cadavere di Helga, chiuso in un sacco della spazzatura come fosse immondizia.
Pesantissime le accuse verso l’indagato, che ora dovrà rispondere di occultamento di cadavere e truffa aggravata ai danni dello Stato. Si stima che abbia incassato circa 30mila euro all’anno di pensione, guardandosi bene dal denunciare la morte della donna, che invece era stata stipata nella camera matrimoniale dell’appartamento in cui viveva.
Ormai completamente mummificata era poi stata “trasferita” nell’immobile abbandonato, probabilmente per l’odore o perché comunque stava diventando una cosa scomoda e difficile da nascondere ancora a lungo.
“Una vicenda agghiacciante di degrado umano”
così il capo della Procura Bruno Bruni ha commentato questa storia.
Nei prossimi giorni verrà effettuata l’autopsia sulla salma per accertare la data e la causa del decesso, poi le verrà data degna sepoltura.
Non è il primo caso e non sarà l’ultimo, per questo ancora una volta le autorità esortano tutti coloro che abbiano sospetti a segnalare tempestivamente situazioni strane.