Da ieri sera, alle ore 22, e per tutta la notte fino ad ora, son in corso una serie di attacchi, da parte di hacker russi, ad importantissimi siti istituzionali italiani.
Il Collettivo russo Killnet prende di mira la Penisola
Come spesso accade, da quando è iniziata la guerra in Ucraina, è il collettivo russo Killnet a cercare di sabotare i principali portati istituzionali italiani. Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, ad essere presi di mira sono i siti del Consiglio Superiore della Magistratura, dell’Agenzia delle Dogane e dei ministeri di Esteri, dell’Istruzione e dei Beni Culturali.
I paesi occidentali sono pronti a questo tipo di guerra, e si stanno preparando ogni giorno che passa ad affrontarla. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiesto alle aziende e alle organizzazioni private del suo paese di “prestare molta attenzione alle loro porte digitali”, sostenendo che i rapporti dell’intelligence suggeriscono che la Russia stia pianificando un attacco informatico anche negli States.
Le autorità informatiche del Regno Unito supportano anche le richieste di Casa Blanca di “maggiori precauzioni per la sicurezza informatica“. La Russia ha sempre affermato che tali accuse sono “russofobiche”. Tuttavia, la stessa Russia è una superpotenza cibernetica con un importante arsenale di strumenti cibernetici e hacker capaci di attacchi dirompenti e potenzialmente distruttivi.
La Cyber guerra degli Hacker
Ma cosa è la Cyber Guerra? E’ il nome dato ai conflitti che hanno luogo nella sfera digitale, dove armi e soldati lasciano il posto a malware e hacker.
In uno scenario del genere, gli attacchi di un Paese – o di un’organizzazione – al nemico hanno come obiettivo principale quello di destabilizzare i sistemi di controllo delle infrastrutture, le reti, le telecomunicazioni e persino i dispositivi connessi alla popolazione, in sforzi di diversi livelli di complessità e impatto.
A differenza delle azioni di hacking isolate, gli attacchi classificati come operazioni di guerra informatica, mirano a causare danni reali da attacchi virtuali. Esempi di tattiche sono l’abbattimento della rete interna delle centrali elettriche per oscurare il Paese nemico, la compromissione delle linee di comunicazione per ostacolare il flusso delle informazioni, l’interferenza con il monitoraggio del traffico aereo e sulle piattaforme che effettuano il controllo logistico della circolazione di prodotti e servizi. che possono essere orchestrati in conflitti virtuali.
La discussione sul significato e l’impatto della guerra informatica è arrivata al culmine, a causa del conflitto tra Russia e Ucraina. Con l’intensificarsi delle tensioni, si ritiene che la guerra possa andare oltre i campi di battaglia fisici ed entrare sempre di più nell’ambiente virtuale.