Oggi Israele è stato protagonista dalla Giornata della Resistenza popolare contro la riforma giudiziaria proposta da Netanyahu e dal suo governo di ultradestra, ma questa sera nel centro di Tel Aviv è stato attuato un attacco da un uomo armato che ha sparato sulla folla. Hamas ha rivendicato l’azione e ha promesso che è soltanto l’inizio.
L’attacco terroristico è avvenuto nel momento in cui il primo ministro Netanyahu si trovava all’interno di una sinagoga di Roma durante il suo viaggio in Italia. Dopo aver appreso la notizia ha dato direttive al capo del dipartimento di Stato e si è rivolto alle famiglie dei feirti.. La situazione attuale a Tel Aviv è complicata e agitata.
Da oltre dieci settimane Israele e il suo popolo stanno protestando contro la riforma giudiziaria che consegna l’imparzialità della Corte Suprema israeliana nelle mani della classe politica. Questa rivolta popolare ha visto unirsi tantissime categorie di lavoratori e di esponenti di spicco, che non vogliono rinunciare alla democrazia di Israele raggiunta con lotte impegno.
Da settimane ormai l’escalation di violenza tra Palestina e Israele sta preoccupando le autorità internazionali, che hanno deciso di intervenire per cercare di placare il malcontento in Medio Oriente. Oltre all’enorme crisi interna e politica, che deve affrontare il governo israeliano, emerge chiaramente una forte crisi internazionale, dovuta dalle continue provocazioni attuate dalle forze di sicurezza israeliane nei confronti delle fazioni palestinesi ribelli.
Il ripetersi delle provocazioni da parte dei ministri di Netanyahu e gli attacchi avvenuti nei campi profughi di Nablus e Jenin hanno provocato una guerriglia fatta di botta e risposta militari, dove Hamas ha risposto con lanci di razzi dalla Striscia di Gaza e la polizia israeliana ha colpito con attacchi di droni.
Ciò ha sollevato nella comunità globale la preoccupazione di una terza intifada palestinese e il sospetto atto terroristico attuato questa sera a Tel Aviv, che ha ferito tre persone, di cui una gravemente fa presagire che la preoccupazione sollevata dalle autorità internazionali è più che fondata.
I cittadini di Israele si sono riuniti oggi, 9 Marzo, per la terza volta in quella che è stata ribattezzata la Giornata della Resistenza contro la riforma giudiziaria e centinaia di migliaia di persone hanno protestato contro le riforme che sostanzialmente vedrebbero intaccata la democrazia a Israele. In realtà vengono compromesse monte realtà e ambiti differenti e per questo l’adesione alla manifestazione è stata incredibile. La paura è anche quella di vedere meno tutela e protezione anche verso le minoranze, dato che lo scopo del governo italiano sembra quello di dividere piuttosto che cercare la coesione tra i popoli per riuscire a trovare un equilibrio, che riesca perlomeno a dare serenità a una popolazione che subisce dissapori religiosi e politici nei quali non si riconosce.
Sono scesi per le strade di Tel Aviv centinaia di migliaia di persone tra cui infermieri e medici, militari riservisti, insegnanti e professori e anche esponenti politici dell’opposizione, che ritengono essenziale fermare il disegno di legge proposto prima andare incontro a un’implosione interna di Israele.
I cittadini hanno deciso di bloccare le principali arterie dove notoriamente avvengono gli spostamenti maggiori all’interno di Israele e per due ore sono riusciti a bloccare l’autostrada Ayalon a Tel Aviv.
I manifestanti hanno anche cercato di bloccare Netanyahu all’esterno dell’aeroporto Ben Gurion ma il primo ministro è riuscito, con qualche difficoltà, a raggiungere l’Italia dove si trovava anche poco fa quando un attentato ha colpito la città dice di Tel Aviv.
Tre persone sono rimaste ferite questa sera, 9 marzo, da colpi di arma da fuoco in un, presunto, attacco terroristico avvenuto vicino a un caffè situato a Tel Aviv.
I feriti dopo l’attacco sono stati trasportati immediatamente all’ospedale. Si apprende da fonti ospedaliere, come riferito dal Jerusalem Post, che uno dei feriti e arrivato all’ospedale in condizioni davvero critiche dopo essere stato colpito al collo.
Le altre due persone colpite hanno subito ferite minori sono in condizioni stabili secondo il rapporto riferito dall’ospedale.
Secondo quanto riferito dal comandante della polizia del distretto di Tel Aviv un terrorista è stato gravemente ferito e successivamente ricovero foto d’urgenza all’ospedale ma si è appreso poi del suo decesso, mentre è in atto la ricerca di altri possibili terroristi. Le notizie sono ancora tutte da verificare in quanto il quadro completo non è ancora in fase di ricostruzione.
Il sindaco di Tel Aviv Ron huldai Ha invitato manifestanti ancora presenti nelle strade di Tel Aviv a recarsi immediatamente nelle proprie abitazioni e soprattutto a liberare le strade in maniera da poter mettere la zona in sicurezza e definire la situazione.
Ha precisato che la cosa migliora in questo caso sarebbe quella di restare a casa e non portare avanti le proteste di massa affinché l’incidente non sarà risolto completamente.
Sembra, dalle informazioni emerse da fonti di polizia, che uno dei terroristi sia stato colpito mentre mi seguiva alcuni cittadini in fuga e sia stato neutralizzato le forze dell’ordine.
Le ricerche sono ancora in corso in quanto dai primi filmati i rapporti emersi sembrava che i terroristi fossero due.
I primi video emersi mostrano un terrorista che spara contro i civili israeliani e in uno si vede il momento in cui viene colpito e sembra che ci sia un secondo sospettato in fuga.
Stando a quanto riferito da N12 News, durante i primi momenti in cui i soccorritori hanno prestato le cure ai feriti, si sono uditi altri colpi d’arma da fuoco da una posizione differente da quella dell’attentato.
La notizia emersa da uno dei primi soccorritori arrivati sul luogo dell’attacco ovvero Magen David Adom.
Il ministro della Difesa Gallant ha riferito che si trova attualmente al quartier generale dello Shin Bet per avere aggiornamenti costanti in tempo reale.
Il premier Netanyahu, che si trova attualmente a Roma durante la visita in una sinagoga del luogo dove ha incontrato i fedeli ebrei italiani, è stato messo a conoscenza della sparatoria e del ferimento degli israeliani e ha voluto precisare: “Voglio augurare ai feriti una pronta guarigione, a nome mio e di mia moglie Sara. Rafforziamo il lavoro delle forze di sicurezza contro i terroristi. Sono sicuro che questi incidenti non si attenueranno perché questo fa parte del nostro lavoro per costruire il Paese”.
Mentre per quanto riguarda l’opposizione israeliana l’ex premier Lapid ha scritto su Twitter: “Una serata difficile a Tel Aviv. Un attentato terroristico nel bel mezzo di un’area commerciale. Invio auguri di pronta guarigione ai feriti e rafforzo le forze di polizia e di sicurezza nel loro impegno per riportare la pace nelle strade. Contro il terrorismo occorre operare con mano forte senza esitazioni”.
Il ministro della Difesa interna Ben Gvir ha invece riferito: “In questo momento difficile, prego per la guarigione dei feriti e auguro loro una pronta guarigione a nome di tutto il popolo in Israele”.
Il portavoce di Hamas Abd al-Latif al-Kanua ha rivendicato la paternità dell’attacco terroristico che a questo punto è verificato e certo e ha dichiarato: “L’attentato terroristico di Dizengoff Street a Tel Aviv è una prima risposta ai crimini dell’occupazione, l’ultimo dei quali è stato l’omicidio di tre giovani di questa mattina”.
Un secondo attentato terroristico è stato sventato in Cisgiordania dopo che un sospetto ordigno esplosivo è stato scoperto su un’autobus. L’allarme di infiltrazione sta suonando nell’insediamento di Beitar Illit e l’Home Front Command dell’esercito ha chiesto ai cittadini di rimanere nelle proprie abitazioni e di chiudere porte e finestre fino a nuovo ordine.
Stando a quanto riportato dal servizio d’emergenza Soccorritori senza Frontiere, sull’autobus è stata trovata una borsa sospetta con un ordigno e i video emersi mostrano chiaramente un uomo lasciare la borsa incustodita e allontanarsi e poi si evince chiaramente dal fumo uscire da essa.
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