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Categories: Ambiente

Hamburger vegano è il più buono del mondo: GQ premia un locale di New York

Avreste mai detto che l’hamburger più buono del mondo è vegano? A stabilire questo curioso primato, opinabile sì come tutte le classifiche ma indubbiamente interessante per ciò che riguarda le nostre abitudini alimentari e le convinzioni radicate intorno ad esso, non è stata una giuria di estremisti ortodossi della cultura vegan, ma la prestigiosa rivista GQ, il quale ha attribuito l’ambito titolo al Superiority Burger dell’omonimo locale situato nell’East Village di New York. Il trionfo dell’hamburger vegano è destinato certamente a far discutere, soprattutto all’interno di un settore alimentare che ha accolto con molte perplessità l’allarme dell’Oms sull’incidenza cancerogena della carne rossa, o per meglio dire l’impatto mediatico sin troppo enfatico registrato sui dati scientifici in merito, soprattutto in alcuni Paesi.

Il giudizio si fa ancora più intrigante dato che non si conoscono esattamente gli ingredienti di questo ‘vegan-burger’, una ricetta segreta che il proprietario dell’East Village Superiority Burger, Brooks Headley, ci tiene a mantenere tale evitando di divulgare la preparazione del piatto. Coloro che sempre più numerosi si stanno recando nel locale, di recente apertura in quella parte della Grande Mela, sono rimasti letteralmente entusiasti riguardo il gusto e la consistenza di quanto ingerito, pur non sapendo dire assolutamente di cosa si tratti, se non che nessuna mucca è stata coinvolta nella realizzazione del tortino, che vede il burger impreziosito da lattuga e pomodoro nella parte superiore ed infarcito infine con salsa di salamoia. L’ennesima vittoria di un nuovo tipo di alimentazione, biologica, naturale, vegetariana o vegana che sia, che si sta diffondendo con sempre maggiore frequenza nelle metropoli occidentali.

Se tace sulla ricetta, il buon Headley, ex batterista punk rock convertito alla cucina vegana, ha ritrovato la voglia di parlare in una conversazione con il quotidiano Wall Street Journal, per spiegare la filosofia che c’è dietro questo hamburger senza carne, sfidando le convinzioni di un popolo come quello statunitense, dove questo cibo da fast food non è solo parte delle abitudini alimentari ma un vero e proprio tratto distintivo dell’identità culturale americana: ‘Non ho bisogno di qualcosa di indistinguibile dalla carne per sentire che sto mangiando un hamburger: l’atto di mangiare questo piatto così iconico e così americano è dato anche dalla consistenza del panino, lo scricchiolio della lattuga quando viene morsa, e il sapore finale donato dal ketchup‘. Insomma è la somma del tutto a fare del Superiority Burger il numero uno in fatto di hamburger in tutti gli Usa. Noi non dubitiamo affatto della bontà del panino, ma a guardare la foto dell’hamburger vegano ammettiamo di essere un pochino spaventati dalle dimensioni extralarge della pietanza: superiore di nome e di fatto.

Giulio Ragni

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