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Spettacoli

Harry Potter, in arrivo una serie su HBO Max? Ecco perché non è necessaria

Da ieri la notizia di un reboot di Harry Potter, firmato HBO Max, ha fatto il giro del mondo. Arriverà una nuova serie tv? Ed è davvero ciò di cui noi fan della saga avevamo bisogno?

I tre protagonisti dei film dedicati a Harry Potter – Nanopress.it

La saga cinematografica di Harry Potter, oltre a quella ovviamente letteraria, ha accompagnato intere generazioni, diventando un cult e facendo diventare i suoi protagonisti delle star.

Ora, pare che Warner Bros., tramite la divisione Warner Bros. Discovery, voglia tramutare il mondo magico di J.K. Rowling in una serie tv in 7 stagioni, da trasmettere su HBO Max. Una notizia che divide il pubblico, ma andiamo per gradi.

Harry Potter diventa una serie tv? La notizia

Niente è ancora ufficiale ma, da come si legge su diverse testate web internazionali, Warner Bros. Discovery sarebbe pronta a firmare un contratto per creare una serie tv su Harry Potter.

Emma Watson, Daniel Radcliffe e Rupert Grint – Nanopress.it

Secondo le news che stanno circolando in queste ore, sarebbe proprio un reboot che racconterà i 7 libri della saga, scritti dall’autrice J.K. Rowling che in qualche modo potrebbe partecipare al progetto.

Infatti, Warner Bros. è pronta a firmare un accordo proprio con lei, per realizzare sette stagioni con nuovi attori, una trama forse più approfondita, che sarà sotto la supervisione della scrittrice inglese.

Quindi, parliamo di un prodotto totalmente nuovo, con nuovi attori, un nuovo regista, nuovi sceneggiatori, insomma un progetto del tutto staccato da quello cinematografico che conosciamo benissimo.

Ma dopo 20 anni di magie, di legami importanti con i personaggi e una storia difficile da ripetere, è davvero necessario lucrare così tanto su uno dei prodotti di maggior successo della casa cinematografica?

Ecco perché non abbiamo bisogno della serie

Ci sono diversi motivi per cui la notizia di una serie sul mondo magico di Harry Potter non è stata di mio gradimento, e non solo mio ma anche di tante altre persone.

Infatti, il fandom di Harry Potter in queste ore è completamente in rivolta: la notizia ha scioccato un po’ tutti perché va bene tutto, vanno bene spin-off, prequel, progetti che rimandano all’universo magico, ma un reboot è al momento impensabile.

In primis, perché la saga cinematografica di Harry Potter è comunque finita relativamente da poco tempo, se pensiamo che l’ottavo film con Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint è uscito nel 2011.

L’immaginario creato dalla saga 20 anni fa, tratta dai romanzi di J.K.Rowling. è molto radicato nell’immaginario culturale collettivo.

È difficile, per tutti noi appassionati, immaginare attori diversi da quelli conosciuti negli otto film arrivati al cinema, è quasi un sacrilegio!

Inoltre, cosa potrebbe offrire di nuovo una serie tv basata sulla stessa storia che già conosciamo?

Alcuni parlano già di alcuni approfondimenti più rispetto al film: con sette stagioni, di certo si potranno studiare meglio alcuni passaggi dei libri poco considerati nelle pellicole.

Ma poi, carte alla mano, il progetto non può portare qualcosa di nuovo a un mondo, quello del Wizarding World, già così radicato.

Insomma, sembra quasi che Warner Bros. sia a corto di idee per far soldi e questa di Harry Potter, così amato in tutto il mondo, potrebbe essere la maniera più semplice per monetizzare.

Infine, forse il motivo più importante, la reputazione di J.K. Rowling in questi anni non è proprio delle migliori.

Le sue affermazioni transfobiche, contro le persone trans hanno creato molto scalpore, facendo dissociare dalle sue parole proprio quasi tutto il cast dei film e creando un forte dibattito.

Per professionalità, soprattutto per il ruolo che questi studi ricoprono, Warner Bros. forse dovrebbe pensarci meglio prima di lavorare ancora una volta con l’autrice, appoggiando anche solo simbolicamente il suo modo di vedere il mondo e di diffondere odio.

 

Ilaria Scognamiglio

Classe ’89, giornalista pubblicista, la scrittura è sempre stata la mia passione, insieme al cinema, alla musica e al mondo dello spettacolo.
Ho deciso, così, di diventare giornalista unendo l’amore per le parole al lavoro. Su Nanopress.it mi occupo di scrivere news di cronaca, attualità, ma anche recensioni cinematografiche e teatrali, nonché articoli di approfondimento sul mondo dell’intrattenimento.

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