La nuova ipotesi di Stephen Hawking sui buchi neri è affascinante: oltre ad avere affermato che ciò che entra nei buchi neri può anche salvarsi e non scomparire del tutto, lo studioso ha pure spiegato che i buchi neri presenti nelle Galassie dell’Universo potrebbero essere delle ”porte” in comunicazione con altri universi.
Secondo la Relatività Generale ogni elemento che va a finire dentro a un buco nero viene distrutto. Questo però non va molto d’accordo con ciò che è sostenuto dalla meccanica quantistica. A risolvere l’enigma ci ha pensato l’astrofisico Stephen Hawking, che ha spiegato questa nuova teoria all’Istituto Reale di Tecnologia di Stoccolma (Kth Royal Institute of Technology).
Secondo Stephen Hawking esiste un meccanismo ”attraverso il quale le informazioni riescono a trovare una uscita dal buco nero”. Le particelle resterebbero intrappolate sotto forma di ologramma lungo l’orizzonte degli eventi, quella sfera che circonda un buco nero che lo delimita dal resto dell’Universo. Oppure potrebbero trovare una via d’uscita verso un universo alternativo. Ha poi concluso Hawking: ”Il senso di questa conferenza è che i buchi neri non sono così neri come li abbiamo pensati fino ad oggi. Non sono quelle eterne prigioni. Qualcosa può uscirne, magari sbucando in un altro universo”