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Henri de Toulouse-Lautrec nel Doodle di Google

Google Doodle artistico quello di oggi 24 novembre 2014: il protagonista è il pittore Henri de Toulouse-Lautrec che nacque ad Albi proprio 150 anni fa, il 24 novembre 1864. Scomparso poi a Saint-André-du-Bois il 9 settembre 1901 all’età di soltanto 37 anni, ha scritto la storia del post-impressionismo non soltanto francese, ma più ancora fu uno dei più celebri bohémien della vita mondana della Parigi del tardo Ottocento. Quando era in vita, forse più ancora che le sue tele, furono le illustrazioni che realizzò per riviste come Le Rire che lo elevarono a un certo successo.

Detto “gioiellino” da bambino per la sua graziosità, era immediatamente riconoscibile da adulto per la bassa statura: in realtà, era alto poco più di un metro e mezzo soprattutto per via delle gambe che smisero di crescere a causa di un doppio caso di frattura e di una patologia chiamata picnodisostosi. A causa di questa malattia, i suoi arti inferiori rimasero quelli di un bambino (erano lunghi 70 centimetri a fronte di un busto normale). La prima frattura avvenne da infante quando scivolò sul parquet mal incerato in casa fratturandosi il femore sinistro. L’anno seguente si ruppe l’altro, cadendo in un fosso a Barèges con addosso peraltro l’apparecchio ortopedico.

GOOGLE DOODLE PER PHILAE E LA COMETA

La sua condizione fisica precaria era dovuta a un patrimonio genetico povero, data la consanguineità dei suoi avi. Il suo nome completo era Henri-Marie-Raymond de Toulouse-Lautrec-Montfa ed era il primo figlio del conte Alphonse-Charles-Marie de Toulouse-Lautrec-Montfa e della contessa Adèle-Zoë-Marie-Marquette-Tapié de Celeyran, discendenti di Raimondo V conte di Tolosa. Una nobile stirpe che gli consentì di condurre una vita agiata. Frequentò il parigino Lycée Fontanes e si avvicinò alla vita artistica della capitale, per poi non uscirne più.

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L’esordio pittorico si concentrava sulla vita quotidiana di famiglia, ma da subito emerse il suo grande talento per la caricatura. Nella metà degli anni ’80 utilizzò la speciale tecnica di Raffaëlli per utilizzare solamente colore per il disegno. Fece successo con i numerosi manifesti e partecipò a diverse collettive ed esposizioni per poi iniziare a concentrarsi sulla rappresentazione del quartiere parigino di Montmartre, dove abitava e dove frequentava spesso locali come il Moulin Rouge.

Diego Barbera

Diego Barbera è stato un redattore interno di Nanopress fino al 2018. Si è occupato di tecnologia, sport, cronaca.

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