Gli italiani sono appassionati di tecnologia? La domanda non potrebbe non essere più retorica: secondo una recente indagine è emerso che spendiamo più di tutti in Europa nel settore dell’hitech con un budget destinato a questo settore di circa 560 euro ogni tre mesi. Che poi sono oltre il doppio dei 223 euro dei francesi e quasi due volte quanto spendono gli inglesi (274 euro) e i tedeschi (323 euro). Ci avvicinano solo gli spagnoli con 360 euro ed è curioso visto sembra quasi che la spesa sia inversamente proporzionale al reddito pro capite, ma d’altra parte non è una novità che la tecnologia sia quasi un “oppio dei popoli” e un lusso abbastanza a portata di mano, seppur non così indispensabile. Emergono altre interessanti informazioni.
In più, in Italia si spende molto sull’hardware pur essendo noi abbastanza carenti sul lato infrastrutture, come nel caso del digital divide. Dall’indagine di Ipsos Mori, commissionata dallo European Samsung Lifestyle Research Lab, coinvolgendo 5000 persone tra 18 e 65 anni di Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia e Spagna, si evince inoltre che spendiamo ogni giorno 7.8 ore tra smartphone, tv, elettrodomestici e simili e c’è un tablet in una casa sì e l’altra no. Smartphone ancora in testa ai desideri di acquisti dei prossimi mesi (16%), poi tablet (13%), TV (11%) ed elettrodomestici per il lavaggio (9%). Gli italiani sono un popolo di santi, poeti e navigatori, ma soprattutto di appassionati di cellulari. Una recente indagine di Facile.it ha infatti calcolato che si spende un totale di 607 euro ogni anno a famiglia in ricariche e abbonamenti, ossia circa 50 euro al mese per ogni nucleo.
È emerso che l’80 per cento del mercato sia ancora occupato dalle ricaricabili stesse, ma d’altra parte con le recenti promozioni è possibile spendere davvero poco ottenendo bundle decisamente convenienti con traffico voce, messaggi e soprattutto Internet con anche solo 10 euro ogni 30 giorni. Possiamo inoltre scoprire anche l’identikit dell’utente tipo che cerca un nuovo operatore telefonico per effettuare la portabilità del proprio numero. Si tratta di un uomo (59%) di 41 anni residente nella zona del Nord Italia che spende più della media ossia 705 euro all’anno oltre che un traffico telefonico di 5 ore al mese in chiamate. Sembra che gli SMS siano ancora piuttosto utilizzati, 4 al giorno per ogni italiano, nonostante con WhatsApp e altre app simili si sia praticamente pensionato ed estinto questo sistema di messaggistica a pagamento troppo caro e poco flessibile.
Dunque le ricaricabili sono ancora un must, d’altra parte consentono di spendere davvero poco ogni mese a fronte di un pacchetto di servizi che include praticamente tutto ciò che serve. Senza dimenticare l’azzeramento di ogni vincolo contrattuale e relative penali. Spesso ci si “ammanetta” a contratti lunghi anche 2 anni o 30 mesi spesso associando a un telefono il cui costo si diluisce nel tempo, ma che in realtà si strapaga avendo poi tra le mani un modello datato e non certo all’ultimo grido. C’è anche da segnalare che il costo dei modelli topclass si è ridotto sensibilmente: ormai anche i telefoni da 699 euro (iPhone escluso) si possono trovare a anche 150-200 euro in meno poche settimane dopo il lancio. Come nel caso di LG G3 ad esempio.
LG G3, IL PIU’ POTENTE SMARTPHONE AL MONDO
Tuttavia, chi consulta i siti degli operatori si fa prendere dalla tentazione di un abbonamento nel 37 per cento dei casi: il risparmio sul costo del dispositivo è di circa 150 euro su un periodo di 24 mesi. Vero, ma non si tiene conto della perdita di valore nel tempo e del costo ormai ridotto dei bundle in ricaricabile. E internet? Si consumano circa 0,93 GB di dati al mese. Infine qualche curiosità: tra gli utenti che cercano la miglior offerta documentandosi a lungo, un terzo possiede un secondo smartphone, il 17 per cento possiede anche un tablet e il 6% sceglie un operatore mobile virtuale come Poste Mobile o Fastweb Mobile. Come fare per risparmiare? Informarsi bene, scoprendo le migliori tariffe:
LE MIGLIORI TARIFFE PER NAVIGARE DA SMARTPHONE