Andare in pensione è il sogno di tutti. C’è però qualcuno, come la protagonista della storia che stiamo per raccontarvi, che appena raggiunta la pensione, ha deciso di tornare a lavorare.
A 78 ha aperto una partita Iva e ha ritrovato l’entusiasmo di gioventù. Anna Mongodi – questo il nome della protagonista – è un esempio di coraggio e di determinazione. Una pensionata che si paga la sua pensione, come lei stessa ama definirsi. Una scelta di vita, la sua, che la tiene sempre viva.
A 78 anni aprire una partita iva non è proprio da tutti. È però quello che è successo ad Anna Mongodi, che oggi di anni ne ha 80 e che nel 2022 è andata dal suo commercialista per avviare le pratiche per l’apertura di una partita Iva. In un mondo in cui tutti i lavoratori sognano il giorno dell’agognata pensione, la storia di Anna Mongodi sembra un’eccezione alla regola. Una manager, potremmo definirla, ma lei non vuole essere chiamata così, perché nemmeno sa cosa sia un manager. Anna Mongodi arriva dalla Val Calepio, Bergamo, una terra circondata da vigneti e artigiani. Quarta di cinque fratelli, ha lavorato prima nella salumeria di famiglia, poi – nel 1980 – è arrivata la svolta. Il fratello maggiore, Mario, aveva aperto una fabbrica di bottoni, la Metalbuttons. La società faceva buoni fatturati e così si pensò di scindere l’attività produttiva da quella commerciale, e per quest’ultima Mario pensò proprio alla sorella Anna. Sono poi arrivati risultati record, fatturati da capogiro che hanno iniziato a scendere quando c’è stata la crisi. Il telefono che non squillava e il silenzio che è diventato sempre più pesante.
Nel 2022 la trading ha chiuso. A quel punto Anna Mongodi poteva scegliere di fermarsi e godersi la meritata pensione. Ha deciso però di continuare a lavorare e per farlo ha aperto una partita iva. Al giornalista del Corriere che le ha chiesto perché questa decisione a 78 anni, ha risposto con il piglio di chi sa di cosa parla: «Perché volevo che la mia situazione fosse in regola e trasparente. E perché il lavoro si paga».
Anna Mongodi è oggi una pensionata che si paga la sua pensione, come lei stessa ama definirsi. Una scelta di vita, la sua, che la tiene sempre viva, e con cui ha ritrovato l’entusiasmo di gioventù e di quando ha iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia. Ogni mattina va in ufficio alle 8,30. Stacca per la pausa pranzo e continua a lavorare fino alle 15.30-16: dipende da quello che c’è da fare. Per ora è contenta così. Forse l’anno prossimo andrà in pensione, o forse no. Di certo, continuerà a lavorare, ma se dovesse scegliere tra lavoro e famiglia, non ha dubbi su chi ricadrebbe la sua scelta: la famiglia resta la sua priorità.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…