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Emma Robinson ha 46 anni e ha scoperto di avere da vivere solo pochi mesi, dopo la diagnosi fatta dai medici che ,dopo alcuni esami, le hanno annunciato che aveva un tumore alla vulva. La signora Emma ha dovuto fronteggiare questa dolorosa verità, ma invece di abbattersi ha deciso di impegnare le sue ultime energie, e gli ultimi giorni di vita, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema delle malattie che interessano i genitali, o comunque le parti intime, dato che per molti si tratta ancora di un tabù.
”Conosco molte donne nella mia stessa situazione che non si mai fatte vedere da un medico perché troppo imbarazzante: molti vivono con tanti tabù, questo è assurdo” racconta l’inglese Emma, che vive a Oadby, nel Leicestershire e che fa un appello alle giovani donne: “Voglio che le giovani donne siano più consapevoli dei loro corpi e delle loro aree intime e se sospettano che qualcosa possa essere sbagliato abbiano la certezza di farlo controllare”.
La sua malattia ”un cancro tabù che è visto come un argomento vietato” racconta ancora Emma, ”è iniziata con un prurito”. Circa dieci anni fa i medici diagnosticano ad Emma una malattia cronica della pelle, il lichen sclerosus, e le consigliano di andare da un ginecologo dal momento che si tratta di una patologia potenzialmente conduce al tumore vaginale, come è stato nel caso della 46enne inglese.
“È una patologia autoimmune che probabilmente ho fin da quando ero bambina” dice. Non appena la diagnosi ha confermato la presenza del tumore, la donna si è sottoposta a cicli di radioterapia e chirurgia pe la rimozione delle masse tumorali, ma non è guarita: ”Ero devastata. Ho lottato così duramente. Kyle [il primogenito 26enne, ndr] mi aveva portato in ospedale e glielo dissi subito, ci siamo seduti in macchina e abbiamo cominciato a singhiozzare, è stato orribile” ammette. Poi ha comunicato la notizia anche agli altri suoi figli, Katie-Louise, 17 anni, e Jake, 15 anni. Per loro e con loro ha continuato a combattere: “Sono stato molta fortunata in molti modi”, ha detto. “Ho una famiglia meravigliosa e mi sono fatta tanti grandi amici”.
Ora che vive con il pensiero di poter morire tra tre mesi ha deciso di sostenere le altre donne sensibilizzandole a prendersi cura della propria salute, ”la cosa più importante”. ”I medici mi hanno detto che potrei avere tre mesi di vita, ma non mi abbatto e invito le donne a farsi controllare periodicamente”, conclude Emma.
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