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Homo Naledi: scoperta in Sudafrica una nuova specie umana

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L’Homo Naledi, una nuova specie umana con caratteristiche primitive e moderne al tempo stesso, è stato scoperto in Sudafrica. Si tratta di un evento molto importante nel campo della paleontologia, perché si ritiene che questo ominide possa essere a tutti gli effetti un cugino lontano dell’uomo. Il particolare che più ha colpito gli studiosi è quello che riguarda i piedi, perché sono quasi identici ai nostri. L’Homo Naledi non era molto alto, era snello e aveva un cervello minuscolo, più simile a quello delle scimmie che non a quello dell’uomo contemporaneo.

Alcuni comportamenti, però, erano sviluppati, in quanto si è riscontrato che molto probabilmente questo ominide già seppelliva i suoi morti. In una caverna sono stati ritrovati vari sedimenti, però ancora è troppo presto per fornire una datazione specifica. Questa nuova specie umana potrebbe avere tra i 2 milioni e i 2 milioni e mezzo di anni, anche se questa è soltanto un’ipotesi.

Tutto è cominciato nella grotta chiamata Rising Star, che si trova a circa 50 chilometri a nord ovest di Johannesburg. Qui sono stati scoperti più di 1.500 elementi fossili. Si trovavano ammassati in una cavità, alla quale era possibile accedere soltanto attraverso un pozzo così stretto, che per recuperarli i ricercatori hanno dovuto ingaggiare una squadra di speleologi abbastanza magri, in modo da non avere difficoltà ad entrare nella cavità con le braccia alzate sopra la testa.

I frammenti che sono stati ritrovati e che fanno pensare proprio alla scoperta dell’Homo Naledi appartengono ad almeno 15 individui. Si tratta tutti di ominidi della stessa specie. Gli studiosi sono ancora al lavoro perché pensano che ce ne siano molti altri da recuperare. I frammenti comunque sono di una grande varietà, perché forniscono esemplari multipli di quasi tutte le ossa del corpo.

Questa differenziazione ha permesso agli studiosi di affermare che quella dell’Homo Naledi è la specie meglio conosciuta nella linea evolutiva dell’uomo. Secondo i ricercatori, l’Homo Naledi doveva essere alto circa un metro e mezzo e gli individui pesavano intorno ai 45 chili. Il cranio e i denti sono molto simili a quelli di altri generi di ominidi, come l’Homo Habilis; le spalle, invece, ricordano in tutto e per tutto le caratteristiche delle grandi scimmie.

Giorgio Rini

Giorgio Rini è stato collaboratore di Nanopress dal 2014 al 2017, occupandosi principalmente di politica, cronaca e spettacoli.

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