Hong Kong offre una taglia per gli 8 ricercati legati al movimento pro-democrazia

La Cina ha deciso di offrire una taglia per gli 8 ricercati fuggiti all’estero che sono legati al movimento pro-democrazia. Il Regno Unito ne ha accolto uno di loro e gli ha fornito asilo politico, non intende sottostare a quanto vuole la Cina.

Nathan Law
Nathan Law – Nanopress.it

Anche gli USA criticano il comportamento della nazione cinese, chiedendo l’immediato ritiro della taglia e della legge sulla sicurezza nazionale creata nel 2020 e che aveva lo scopo di reprimere le proteste sul territorio cinese.

La Cina ha emesso una taglia per gli 8 latitanti pro-democrazia

Tensioni tra Cina e Regno Unito, secondo la nazione cinese il Regno Unito starebbe offrendo protezione a degli attivisti pro-democrazia che sono scappati dalla Cina per cercare rifugio all’estero.

La notizia giunge dopo che James Cleverly, ministro degli Esteri inglese, ha fortemente criticato la decisione della Cina di offrire delle taglie che possano portare alla cattura di tali attivisti.

Il portavoce dell’ambasciata di Pechino che si trova a Londra ha rilasciato un comunicato in cui si legge: “I politici britannici hanno apertamente offerto protezione ai latitanti” ha poi proseguito “una rozza interferenza nello stato di diritto di Hong Kong e negli affari interni della Cina”.

Hong Kong, nonostante le critiche britanniche, non si è mossa dalla sua posizione e la polizia cinese per la sicurezza nazionale ha emanato una taglia di quasi un milione per tutte e otto le persone.

Sarebbe una taglia di circa 120mila euro per ciascuna delle personalità che sono particolarmente note al movimento pro-democrazia nell’ex colonia britannica.

Sono le stesse persone per cui sono stati emessi dei mandati di cattura. Si tratta di Ted Hui e Dennis Kwork, entrambi ex deputati, e poi di Nathan Law, Elmer Yuen, Anna Kwok e Mung Siu-tat. E infine l’avvocato Kevin Yam.

Tutti e otto sono stati accusati di collusione con forze straniere al fine di mettere in pericolo la sicurezza nazionale, se dovessero essere ritenuti colpevoli rischiano l’ergastolo.

Questi 8 attivisti sono fuggiti dalla Cina dopo che la nazione ha deciso di imporre nel giugno 2020 la legge sulla sicurezza nazionale al fine di reprimere il dissenso che era stato mostrato dalle proteste di massa avvenute nel 2019 in cui venivano chieste riforme democratiche.

Queste proteste fecero il giro del mondo perché la maggior parte sfociarono in violenti scontri, e la Cina visse giorni veramente difficili sotto ogni punto di vista.

John Lee, governatore dell’ex colonia britannica, ha parlato chiaramente riferendosi agli otto ricercati e esprimendo che l’unico modo che hanno per porre fine al loro destino di latitanti e non essere perseguitati per tutta la vita è quello di arrendersi.

O si arrendono, per John Lee, o vivranno ogni giorno nella paura di essere trovati.

James Cleverly
James Cleverly – Nanopress.it

Anche gli USA criticano la Cina

Non è solo il Regno Unito ad intervenire nella questione anche gli Stati Uniti hanno espresso la loro opinione. Da Washington Miller ha invitato il governo cinese ha eliminare immediatamente la promessa della taglia.

Solo così può rispettare la sovranità degli altri Paesi e mettere fine all’applicazione internazionale della legge che riguarda la sicurezza nazionale.

So che è al momento certo è che il Regno Unito ha offerto asilo politico a Nathan Law, una delle personalità di spicco nel movimento pro-democrazia e che è fuggito dalla Cina ed è attualmente ricercato.

È proprio per questo che lo scorso lunedì, 3 luglio 2023, da Londra sono arrivate denunce sulla promessa di ricompense da parte delle autorità di Hong Kong.

James Cleverly, ministro degli esteri britannico, durante una dichiarazione ha reso noto che il Regno Unito non tollera da parte della Cina intimidazioni e tentativi che mettano a tacere le persone nel Regno Unito o nelle nazioni estere.

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