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Si sono appena finiti di contare i morti dell’Hotel Rigopiano ed è già partito il progetto di una fiction di quattro puntate sulla tragedia dell’albergo travolto da una slavina in Abruzzo. Lo ha annunciato la Taodue di Pietro Valsecchi, lo stesso produttore dei film di Checco Zalone e di numerose serie tv (da Distretto di Polizia a Squadra Antimafia), precisando che l’obiettivo è quello di ‘far luce sulla verità dei fatti e insieme rendere omaggio alle vittime e a tutti quegli uomini e donne che in condizioni proibitive e a rischio della loro stesa vita, non si sono risparmiati, lavorando senza tregua per cercare i superstiti’.
Le riprese della fiction sulla tragedia dell’Hotel Rigopiano, avvenuta soltanto lo scorso 18 gennaio e che ha causato la morte di 29 persone (con 11 sopravvissuti), inizieranno a settembre, mentre la messa in onda delle quattro puntate da 50 minuti l’una è prevista per gennaio 2018, a un anno esatto di distanza dal disastro.
‘È un progetto molto importante’, ha spiegato Valsecchi in una nota, ‘Lo stiamo scrivendo con il supporto e il coinvolgimento di chi ha vissuto in prima persona questa vicenda: superstiti, familiari delle vittime e soccorritori. Quelle immediatamente successive alla tragedia sono state giornate che abbiamo seguito tutti con emozione e partecipazione, in un’alternanza di sentimenti. La trepidazione per chi era intrappolato, il sollievo per chi è stato salvato, la commozione per le vittime, l’ammirazione per chi ha lottato fino all’ultimo per salvare vite umane e infine anche la legittima domanda che tutti si pongono: si poteva evitare?‘
Valsecchi ha dichiarato che nella fiction sono coinvolti anche i superstiti e i familiari delle vittime, ma a leggere i commenti dei diretti interessati, pubblicati dal Corriere della Sera, non sembra trasparire particolare entusiasmo per il progetto, anzi ci sono state diverse reazioni indignate. Per esempio Giorgia Galassi, estratta dalle macerie dopo 58 ore, ha dichiarato che non guarderà la fiction e che in ogni caso le sembra prematuro farne una: ‘Se proprio vuoi fare un film sarebbe il caso di lasciar passare un po’ di tempo’. Dello stesso avviso Giorgio Parete, l’uomo la cui famiglia è stata estratta miracolosamente viva (‘Ma lo possono fare? Non si può impedire?’), mentre il cuoco Giampiero Parente, colui che per primo ha dato l’allarme restando però a lungo inascoltato, ci va giù ancor più duro: ‘Potrebbero anche lasciar perdere. A momenti non hanno ancora fatto i funerali di tutte le vittime, e stiamo già a farci il film? Ci vuole rispetto e sensibilità in certe cose’.
E voi da che parte state? Da quella di chi vuole realizzare una fiction sulla tragedia dell’Hotel Rigopiano anche per indagare sulle responsabilità del disastro, o dalla parte di chi giudica troppo prematuro e irrispettoso un simile progetto?
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