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Arriva finalmente al cinema Hungry Hearts, il film di Saverio Costanzo con Adam Driver e Alba Rohrwacher che che trae ispirazione dal romanzo Il Bambino Indaco di Marco Franzoso. Il film è atteso nelle sale da giovedì 15 gennaio 2015.
New York, ai giorni nostri: l’italiana Mina (Alba Rohrwacher) e il newyorkese Jude (Adam Driver) si conoscono accidentalmente e iniziano una profonda e appassionata storia d’amore che sfocia nel matrimonio. La loro vita procede molto serenamente fino a quando Mina rimane incinta e incontra una guida spirituale che le dice che porta in grembo un ‘bambino indaco‘ (ovvero dotato di tratti e capacità speciali o soprannaturali, secondo la subcultura New Age). Mina sviluppa nei confronti del bambino un’attenzione morbosa: convinta che l’alimentazione ordinaria sia un ostacolo al corretto vivere e terrorizzata dalle contaminazioni, tiene il neonato lontano dalla luce, dai contatti col mondo esterno e lo nutre esclusivamente di specifici cibi e a specifici orari. Jude si accorge che il bambino cresce male e, quando lo porta dal pediatra, gli viene comunicato che è denutrito e in pericolo di vita. Inizia così un braccio di ferro tra i due genitori che porterà a sviluppi drammatici…
Presentato in anteprima alla Mostra del cinema di Venezia 2014, dove ha ottenuto grande successo (dieci minuti di applausi al termine della proiezione) vincendo tra l’altro sia la Coppa Volpi maschile che femminile con i due interpreti principali del film, Hungry Hearts è un’interessante produzione italiana che però ha attinto a piene mani nel cinema d’oltreoceano (come succedeva ai bei tempi negli anni ’50 e ’60 e come hanno fatto di recente Paolo Sorrentino e altri) reclutando quell’Adam Driver che da circa tre anni è tra i protagonisti di una delle serie tv più seguite, Girls, e altri attori come Roberta Maxwell, Jake Weber, Natalie Gold, Victoria Cartagena e Cristina J. Huie.
Saverio Costanzo (Private, In memoria di me, La solitudine dei numeri primi: tutti ottimi film) è stato bravo a raccontare una storia non facile, incentrata sulle ossessioni di una donna che una volta diventata madre estromette chiunque dalla sua vita a da quella del bambino, compreso il marito di cui pure era sembrata molto innamorata, pur di seguire un’ideologia. Errata nel suo caso, ma la sue mente offuscata non può saperlo.
Come al solito mirabile l’interpretazione dell’ormai italiana d’adozione Alba Rohrwacher, una che Hollywood dovrebbe imparare a invidiarci.
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