Il Chelsea ha avuto l’ok per ristrutturare e ingrandire Stamford Bridge, stadio già di proprietà degli inglesi. Pure il Barcellona modificherà e amplierà la capienza di un gioiello come il Camp Nou. In Italia, solo tre squadre di serie A sono proprietarie dello stadio in cui giocano: Juventus, Udinese e Sassuolo (a Reggio Emilia). Abbiamo fatto un giro tra gli impianti di proprietà più belli in Europa, trovandone almeno 15 meritevoli di comparire nell’elenco.
Ecco quali sono i 15 stadi di proprietà più belli del Vecchio Continente.
Barcellona (Camp Nou)
Basti dire che qui ci giocano Messi, Suarez e Neymar, che in passato ci hanno giocato Cruyff, Romario e Ronaldo. Insomma, il Camp Nou di Barcellona è un tempio del calcio: 105 metri di lunghezza per 72 di larghezza (contro i 100×68 di media degli altri). Inaugurato nel 1957, ospita pure il Museo del club. Sarà sottoposto a breve a un maquillage che porterà la capienza da 99 mila a 105 mila spettatori. Verrà aggiunta una copertura e pannelli esterni con i colori del Barcellona.
Ajax (Amsterdam Arena)
Costruito nel 1996, è tuttora un modello, oltre che uno stadio funzionale. Ha ospitato nel 2000 gli Europei di Olanda e Belgio e la famosa semifinale tra l’Italia e i padroni di casa, vinta dagli Azzurri ai calci di rigore. Ha pianta quadrata e la capienza massima è di 51 mila spettatori su due anelli. Ospita pure concerti di musica leggera.
Real Madrid (Santiago Bernabeu)
In questo elenco non può mancare la casa del Real Madrid, meta di pellegrinaggio da parte dei tifosi di tutto il mondo. E’ collocato vicino al vecchio impianto Chamartin. Fu costruito grazie al prestito del Banco Mercantil all’allora presidente del Real, Santiago Bernabeu. I lavori terminarono nel 1947; nel tempo sono stati fatti diversi interventi di adeguamenti. Ha ospitato la finale dei Mondiali del 1982 tra Italia e Germania. Può contenere 86 mila spettatori. Al suo interno, oggi, ci sono ristoranti e negozi e lo store ufficiale del club. I ricavi della Società, solo da stadio, superano i 400 milioni.
Manchester United (Old Trafford)
Uno dei tanti stadi di proprietà delle squadre inglesi è Old Trafford. E’ stato inaugurato nel lontano 1910 e ricostruito dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. La Uefa lo ha inserito nell’elenco dei cinque stadi top. E’ completamente coperto, la fermata della metropolitana è vicina, ha una capacità di 76.200 posti. Ci sono bar, ristoranti e il museo del Manchester United. Nel 2003 Juventus e Milan qui si contesero la Champions League.
Borussia Dortmund (Signal Iduna Park)
Il ‘Times’ lo ha eletto stadio più bello del mondo. La Sudtribune è la gradinata più grande d’Europa con i suoi 24 mila posti a sedere. E’ l’ex Westfalenstadion, inaugurato nel 1971. Nel 2005 fu acquistato dalla compagnia assicurativa Iduna Park, che lo rilevò da un Borussia Dortmund sull’orlo del fallimento. I gialloneri lo hanno poi ricomprato. Può contenere fino a 80 mila spettatori, che scendono però a 65 mila nelle partite internazionali, dove valgono solo i posti a sedere.
Liverpool (Anfield)
‘This is Anfield’ è la scritta che immette sul campo di gioco e che mette soggezione. Costruito nel 1884, ha costruito la sua leggen da sulla gradinata ‘Spion Kop’, covo del tifo più caldo del Liverpool. Fino al 1994 questa era stata la curva più grande d’Europa, con 28 mila posti. Con i lavori di riduzione per la questione hooligans, questo record è sparito.
Bayern Monaco/Monaco 1860 (Allianz Arena)
Costruito per i Mondiali del 2006, è l’unico stadio di proprietà diviso tra due squadre della stessa città. E’ andato a sostituire l’Olympiastadion, che ospitò gare di atletica e di calcio alle Olimpiadi del 1974, il Mondiale di calcio dello stesso anno e due edizioni dell’Europeo (1972 e 1988). Oggi è concepito unicamente per il calcio, contiene una sala conferenze e diversi ristoranti. E’ dotato di copertura, all’esterno ricorda un gommone ovale. Viene illuminato da pannelli rossi quando gioca il Bayern, blu quando scende in campo il Monaco 1860.
Benfica (Estadio Da Luz)
I tifosi del Benfica lo chiamano La Cattedrale. Nel 2004 ha ospitato la finale degli Europei, un anno prima era stato inaugurato. La struttura è molto aperta, le tribune sono basse per accogliere più luce possibile (da qui il nome). E’ costato 133 milioni di dollari.
Lille (Pierre Marouy)
Inaugurato nel 2012, rappresenta il punto più alto dell’impiantistica francese in fatto di stadi. E’ stato intitolato a un famoso politico locale, ospita pure partite di rugby ed è dotato di tetto mobile. Ha preso il posto del Lille Metropole, risalente al 1976. Si trova a 10 chilometri dal centro della città francese.
Arsenal (Emirates Stadium)
Un altro degli stadi più affascinanti dell’intero panorama europeo. Nel 2006 ha sostituito l’altrettanto mitico Highbury. La compagnia aerea che dà il nome all’impianto ha coperto parte dei 390 milioni necessari per il reperimento dei materiali e per la costruzione, ultimata nell’agosto 2005 dopo appena 18 mesi di lavori. L’Arsenal ha pagato il 60 per cento della cifra. La capienza è di 60.300 spettatori, le dimensioni sono le medesime del Camp Nou.
Chelsea (Stamford Bridge)
Raccontano che il magnate russo Roman Abramovich abbia deciso di acquistare il Chelsea solo dopo aver sorvolato in elicottero l’impianto. Siamo davanti a uno dei pochi casi in cui lo stadio è nato prima del club, nel 1876. Doveva ospitare le gare interne del Fulham, che però rifiutò. Così venne fondato il Chelsea, che si appropriò del campo da gioco. Fino al 1904, qui, si svolgevano solo gare di atletica sulla pista, poi abbattuta. La capienza di 41.800 verrà ampliata grazie ai nuovi lavori che dovrebbero ultimarsi nel 2022. La capienza passerà a 60 mila per una spesa di 600 milioni circa.
Basilea (St. Jakob Park)
E’ l’erede del vecchio St. Jakob Stadion, è stato inaugurato nel 2001. Pur avendo una capienza sotto i 40 mila posti, è considerato uno stadio ‘top’ dalla Uefa. Di proprietà del Basilea, è costato 250 milioni, in gran parte coperti dal colosso svizzero dell’energia ‘Genossenschaft’. Ospita un ampio centro commerciale.
Juventus (Juventus Stadium)
Inaugurato l’8 settembre 2011, è il fiore all’occhiello dell’impiantistica italiana in materia di stadi. Primo in Italia a non avere barriere architettoniche, è sorto sulle ceneri del Delle Alpi, che era stato edificato per i Mondiali del 1990. Sfrutta pannelli fotovoltaici. Al suo interno ci sono il Museo del club, otto ristoranti e venti bar per 34 metri quadrati di area commerciale.
Udinese (Dacia Arena)
E’ il ventesimo stadio per capienza in Italia, ma uno dei più moderni. L’Udinese nel 2013 ha ottenuto il diritto di superficie e la gestione della struttura per 99 anni dall’amministrazione comunale. Può contenere 25.144 spettatori per le partite di calcio e 35 mila per gli eventi extracalcistici. La Dacia Arena è in pratica il vecchio stadio Friuli, inaugurato nel 1976, ristrutturato.
Sassuolo (Mapei Stadium)
Il Sassuolo gioca le sue partite interne a Reggio Emilia, nello stadio di proprietà Mapei Stadium. Prima si chiamava stadio Giglio e stadio Città del Tricolore. Dal 2013 porta il nome del marchio proprietario della struttura. E’ stato il Sassuolo a fare gli interventi di ammodernamento, tra cui innesti di erba sintetica a bordo campo, allungamento delle panchine e aggiunta di tabelloni luminosi. La capienza è di 23.717 posti.