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Teddy Reno compie 90 anni e per la sua longevità ha una sola persona da ringraziare: la moglie Rita Pavone, al suo fianco da quasi sessant’anni. Il cantante e autore italiano, al secolo Ferruccio Merk-Ricordi, è nato a Trieste l’11 luglio 1926 ma il tempo sembra essere stato molto clemente con lui, che ha ancora voglia di parlare di sé e della storia d’amore straordinaria che lo ha legato ad una delle cantanti più celebri dell’epoca, ancora in grado di conquistare il pubblico (come di recente a Ballando Con Le Stelle). I 90 anni di Teddy Reno, infatti, hanno avuto un motore importantissimo: l’amore di Rita Pavone.
A svelarlo è stato lo stesso novantenne cantante, autore e discografico triestino naturalizzato svizzero in una lunga intervista all’Ansa, dove ha raccontato i progetti passati e le speranze per il futuro: nonostante il ricco genetliaco, infatti, Teddy Reno non ha intenzione di fermarsi ancora. Le parole più belle sono quelle dedicate all’amore di Rita Pavone e riguardano il loro primo bacio, quando lui le promise che le sarebbe stato a fianco per tutta la vita. Lei era più scettica, come ricorda Teddy Reno rivangando nei meandri della memoria: erano in vacanza all’Isola del Sale, a largo di Dakar, nell’Oceano Atlantico. ‘Eravamo su una grotta favolosa, lei mi ha chiesto: ‘Quanto durera’?’ ricorda Teddy Reno nell’intervista. ‘E io ho risposto: ‘Per quello che mi riguarda, tutta la vita’. Ho conosciuto tante donne in gioventù ma Rita è stata ed è l’unico grande amore della mia vita’ ha spiegato Teddy Reno nel ringraziare la moglie che gli è stata sempre accanto, e lui accanto a lei anche nei momenti più difficili come durante malattie e fasi calanti del successo.
Eppure Teddy Reno, che conobbe la fama già a partire dagli anni Quaranta esibendosi in giro per l’Europa con l’orchestra di Teddy Foster (dal quale prese il nome d’arte), ha saputo ricoprire diversi ruoli nel mondo della musica e dello spettacolo italiani: attivissimo in radio nei primi anni cinquanta, partecipò come voce a tante trasmissioni storiche che contribuirono a saldarne la fama, quindi il passaggio alla televisione assieme a Nunzio Filogamo fu quasi un’evoluzione naturale. Ma Teddy Reno è stato anche un animatore di programmi tv, presentatore, cantante di ottimo livello grazie ad una spiccata abilità linguistica (passava dall’italiano all’inglese al napoletano con disinvoltura) e ad un timbro vocale che con l’età non ha smesso di dargli soddisfazioni: ‘Stranamente non sento nessuna incertezza nella mia voce, che incredibilmente sta migliorando. Alla mia età, smettere di creare cose belle per se stessi e per gli altri è più pericoloso che continuare a farlo’ ha raccontato Teddy Reno.
La sua carriera non si è limitata mai: nel 1961 ha fondato un’etichetta discografica, la Galleria del Corso, con la quale lanciò Bruno Lauzi e nello stesso anno inventò il Festival degli sconosciuti di Ariccia, in modo da poter convogliare le attività di talent scout. Proprio nella prima edizione del 1962 vinse una giovanissima e pimpante cantante diciassettenne di Torino, Rita Pavone, con la quale Teddy Reno iniziò una relazione considerata scandalosa per l’epoca. Le polemiche sull’amore tra Teddy Reno e Rita Pavone erano dettate dalla grande differenza d’età tra i due, diciannove anni, e dal fatto che Teddy Reno fosse già stato sposato con Vania Protti. La legge sul divorzio non era ancora in vigore, quindi il rischio concreto era che Reno potesse diventare bigamo agli occhi della legge italiana, perciò Rita Pavone e Teddy Reno decisero di prendere la cittadinanza svizzera e sposarsi lì nel 1968. Solo nel 1976 il loro matrimonio verrà celebrato anche in Italia, ad Ariccia, con rito civile, e riconosciuto dal nostro Stato.
Eppure l’amore tra Teddy Reno e Rita Pavone continua, imperterrito, ed è uno dei più resistenti del mondo dello spettacolo italiano. Non ci sono rimpianti per il cantante triestino, che però approfitta della sua posizione per lanciare una descrizione del mondo della musica nel nostro paese: ‘Fermo restando il mio massimo rispetto per chi fa musica, mi sembra che la canzone italiana attuale, degli ultimi 15-20 anni, punti sopratutto a un successo discografico dei giovani con un’attenzione al ritmo ma non al contenuto musicale o letterario dei brani’ ha spiegato Teddy Reno. ‘Il mondo non sente più l’Italia nelle canzoni che vengono proposte anche dai più conclamati festival italiani, che durano dalla sera al mattino perché vengono ballate dai ragazzi ma non restano nella storia’ ha concluso il discografico e talent scout con una punta di amarezza. Avrà ragione Teddy Reno, dall’alto dei suoi 90 anni?
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